Luigi Lentinio e il suo sogno da calciatore stroncato da un incidente stradale.
Luigi Lentinio è un ex calciatore e allenatore, il tutto nacque per passione, giocando nella squadra del prete del paese, quest’ultimo gli fece fare un provino a Monza, all’età di soli 12 anni. Lentinio durante il provino si scontrò con gli allievi regionali del Monza che erano adulti, mentre lui era un bambino, riuscì però a segnare durante la partita. Lentinio era un prodigio, aveva il dribbling e il tiro, ma era solo destro. All’età di 16 anni l’allenatore della primavera del Foggia gli chiese se volesse diventare un calciatore. Un anno prima che compisse la maggiore età, Luigi firmò un contratto con il Foggia, percependo il suo primo stipendio di 400 mila lire. Il calciatore giocò con Pierazzini; ebbe come mister Cesare Maldini per un periodo. Il suo sogno fu però stroncato troppo presto a causa di un incidente stradale.
Che vita ha avuto Lentinio dopo l’incidente?
Fortunatamente Luigi Lentinio aveva ascoltato il consiglio di suo padre, cioè studiare e fu così assunto prima da una società americana. Dopo aver lavorato negli Stati Uniti, al suo rientro in Italia Lentinio fu l’allenatore di una squadra di calcio, il Cernusco (vicino Milano). Luigi fu invitato stesso dal presidente ad allenare il team, perché lo conosceva e sapeva che avesse giocato a calcio seriamente. Il Cernusco era un’interregionale e aveva tre squadre giovanili nei regionali: Giovanissimi, Allievi e Juniores.
Il Cernusco scopre un calciatore stratosferico.
Mentre il Cernusco si stava allenando per i regionali, fra essi erano presenti anche quattro allievi nazionali che erano la moneta sonante della società, arrivò un ragazzo argentino, che chiese di fare un allenamento con loro. Generalmente Lentinio non li faceva mai allenare così, per paura che si facessero male, ma questo ragazzo gli ispirò fiducia. Il giovane fece tutto l’allenamento e quindi Luigi decise di metterlo alla prova. Il calciatore in questione è Martin Cequiera, Lentinio ne comprese immediatamente il talento. Numerose squadre avrebbero voluto Cequiera, alla fine giunse una proposta che sorprese l’allora allenatore, fu difatti fortemente voluto da una squadra messicana con un’offerta di 700 mila euro. Martin Cequiera in Messico ha avuto una carriera sfolgorante, ha giocato per tanti anni, ma ora si è ritirato a causa dell’età. Cequiera per Lentinio e i mister del Cernusco è stato una scoperta incredibile.
Parliamo della sconfitta del Napoli a Verona. Commenti in merito alla partita di domenica scorsa?
Nel corso della trasmissione di Terzo Tempo Napoli, affrontata il martedì antecedente alla partita, avevo già previsto che il Verona potesse essere una trappola, come poi si è rivelata. Il tutto è accaduto perché il Napoli è ancora un cantiere aperto. Conte non ha ancora tutti gli uomini di cui ha necessità, per fare il suo gioco, aveva bisogno dei due braccetti (i due quinti di centro campo). Mazzocchi ha svolto il suo compito diligentemente. Politano, Juan Jesus, Cajuste e svariati calciatori, non hanno invece dato il proprio contributo. Il primo tempo è stato qualcosa di discreto, ma niente di che. Il Napoli non può mettersi a giochicchiare per una squadra assemblata con calciatori che arrivano dalla serie B estera (se non sbaglio uno dei due attaccanti, giunge dalla serie B olandese). Credo che il disfacimento ci sia stato dal secondo tempo.
Ti aspetti di rivedere un Napoli forte, vero, nelle prossime partite di campionato?
Penso che vedremo il vero Napoli a partire dalla terza-quarta giornata, perché deve smaltire le tossine dell’allenamento strong fatto da Conte. Inoltre ci sono delle situazioni di mercato che vanno senz’altro recuperate: se non arriva Lukaku e non viene ceduto Osimhen il problema è grosso. C’è molta confusione perché il presidente non sa mantenere la riservatezza che bisognerebbe imparare ad avere nel calcio: per vendere un giocatore al suo massimo valore non deve trapelare nulla sul mercato. Ci sono diversi uomini fuori: Folorunsho, Osimhen, Gaetano (di recente reintegrato). Questi calciatori andrebbero convocati con la squadra e fatti allenare, finché non vengono ceduti, rappresentano sicuramente un valore aggiunto per la società. La squadra per dieci undicesimi ha i componenti dello scorso anno e difatti c’è stata una disfatta su tutta la linea.
Credi che con la situazione attuale Conte possa abbandonare la squadra anche a metà campionato, come ha fatto in passato con altri team?
Non ho mai visto Conte così abbattuto. Con l’arrivo di David Neres e Rafa Martin che si sta’ dimettendo ci saranno chiaramente dei cambiamenti. Speriamo arrivi anche il centroavanti che attende Conte, altrimenti la vedo dura. Se non vengono mantenute le promesse credo possa anche abbandonare. Conte ha un gioco preciso in testa e deve svilupparlo in quella maniera. Lui vorrebbe la difesa a 3, quindi con i due quinti di centrocampo: 3-5-2 e una punta deve essere sicuramente una punta di peso, quindi nel caso specifico Lukaku e poi ci vuole una seconda punta che dia profondità, nello specifico Simeone. Adesso con i nuovi arrivi potrebbe però esserci chiaramente un rimescolamento, soprattutto per quanto riguarda la seconda punta. Credo che se Conte non riceve i calciatori che ha chiesto possa anche arrivare a lasciare, soprattutto se non si ottengono bei risultati.
Questa domenica il Napoli dovrà riscattarsi nella partita contro il Bologna. Cosa pensi di questa squadra?
Mi aspetto delle novità in merito alla partita Napoli-Bologna di questa domenica. Thiago Motta aveva una visione di gioco un po’ particolare, faceva in modo che le sue squadre aspettavano l’avversario e poi lo colpivano. La squadra con Italiano è invece, molto rigida, statica, ma ha una certa continuità nel gioco. Italiano furbescamente ha creato l’utilizzo offensivo dei difensori centrali, prima nessuno pensava di usare i difensori centrali come un potenziale offensivo. E’ nato un Bologna che è andato in Champions e che adesso deve mantenere alcune caratteristiche che lo hanno portato alla cavalcata incredibile che ha fatto.
Ritieni ci siano dei giocatori di spicco nel Bologna che potrebbero essere implicati nella prossima partita?
Il Bologna è una squadra che è stata rinnovata: credo che abbia acquistato: Erlic, Holm e Miranda che sono tre terzini, il centroavanti Dalinga dal Tolosa e Cambiaghi dall’Atalanta. Cambiaghi ha giocato le ultime due stagioni all’Empoli. Nel Bologna c’è inoltre il recupero di Ferguson, dalla rottura del legamento crociato del ginocchio, che secondo me dovrebbe tornare presto in campo. Il Bologna potrebbe fondamentalmente essere un’altra trappola.
Che tipo di gioco ti aspetti dal Napoli nella partita contro il Bologna?
Credo che quella contro il Bologna sia una partita a cui il Napoli deve fare molta attenzione. Conte non è uno sprovveduto e ovviamente cercherà di mettere una pezza alla situazione, ma dipende dai calciatori che ha. Secondo me il Napoli deve prestare molta attenzione perché il Bologna nel fraseggio e nell’uno contro uno è molto forte. Italiano costringe quasi i suoi uomini all’uno contro uno, perché se tu superi il tuo avversario crei la superiorità numerica e da lì si determina poi il gioco. Per quanto riguarda il Napoli, vediamo con quali concetti Conte mette la squadra, sicuramente mi auguro che confermi Mazzocchi, perché contrariamente a quello che dicono molte persone, è un grandissimo giocatore. Mazzocchi è fortissimo nel braccetto di sinistra, anche se domenica scorsa è stato impegnato a destra; in una partita come quella contro il Bologna può fare la differenza.
Che formazione ti aspetti per la partita di domenica 25 agosto?
Mi aspetto che Juan Jesus non giochi, perché non è un valore, ma una perdita aggiunta per la squadra. Confido che tutti i nuovi vengano inseriti e che si possa finalmente iniziare a intravvedere, anche se secondo me siamo ancora in convalescenza, un minimo di gioco reale che il Napoli potenzialmente può esprimere. Il Verona è stata una trappola, ma il Bologna, secondo me, è un ottimo test per capire le reali potenzialità e il gioco di quest’anno. Credo che la sconfitta contro il Verona ci abbia fatto capire che bisogna lavorare.
Cosa pensi in merito al reintegro di Gaetano in rosa, centrocampista che è stato venduto, ma rimesso in rosa? Pensi sia stato costruttivo il suo post polemico in merito alla partita contro il Bologna, perché era stato messo fuori rosa?
Penso che come al solito ci sono ripensamenti, Gaetano è un ottimo giocatore che può anche essere molto utile al Napoli, molto più di Juan Jesus che non vale nulla e bisognerebbe mandarlo via. Io penso che tecnicamente ci sta il reintegro, perché serve al centrocampo del Napoli ed è estremamente importante che ci sia un calciatore con quelle caratteristiche. Non capisco il suo post polemico su Twitter, è un professionista e come tale deve lavorare duro. Gaetano ha dimostrato di essere un professionista perché ha continuato a lavorare duro ed è stato reinserito da Conte, magari non sarà titolare, ma tornerà sicuramente utile come sostituto di qualche centrocampista.
Cosa ti aspetti dai botti finali di mercato? Arriveranno i due centrocampisti e l’attaccante?
Io credo che arriveranno i due centrocampisti e l’attaccante. Lukaku è essenziale per il gioco di Conte e per la squadra del Napoli. Anche pensando ad un eventuale reintegro di Osimhen, non è più possibile che questo ragazzo venga accolto dai compagni, né dalla tifoseria, si è rotto qualcosa. E’ necessario che arrivi almeno Lukaku. Se sarà ceduto come io spero e credo Osimhen, allora arriveranno anche gli altri due centrocampisti, altrimenti lo sforzo economico che deve fare la DL è eccessivo. Il Napoli è una società sana a livello di bilanci economici, non ha debiti.
Cosa pensi in merito all’acquisto di David Neres?
Penso che quello di David Neres sia un acquisto azzeccato, si sposa perfettamente con il progetto Conte. Penso possa essere una validissima alternativa, più che un titolare interno, quindi va bene così.
Pensi possa essere costruttivo cedere Mario Rui per far spazio all’arrivo di un braccetto sinistro o di un esterno destro?
Questa è una bella domanda, certo che potrebbe essere utile, però dipende da chi arriva. In una squadra non sono tutti fenomeni, ci sono anche quelli che lavorano, devono portare la carretta e la croce, Mario Rui è uno di questi e devi trovare altri che possano farlo. Io prima di cedere Mario Rui vorrei vedere chi arriva, poi ne riparliamo…
Pensi che Folorunsho sarà ceduto? Chi ti aspetti di ritrovare nel suo ruolo per le prossime partite di campionato?
Questa è veramente una bella domanda, non so rispondere. Sicuramente lui non fa parte del progetto e alla DL non serve a nulla continuare ad avere in rosa tanti giocatori che non servono a niente. Credo che Folorunsho sarà ceduto e al suo posto non so chi possa arrivare, sono curioso anch’io. Considera anche che questo giocatore è molto giovane, mi pare sia del ’98, dovrebbe avere 26 anni. Non ho capito perché voglia andare alla Lazio. Tutti che vogliono andare alla Lazio, non riesco a capire… Comunque sì, lui è un buon centrocampista, vedremo… Non so chi possa arrivare al posto suo onestamente.
Fra Simeone, Cheddira e Ngoge chi pensi che sarà ceduto?
Saranno ceduti sicuramente Cheddira e Ngoge, perché non sono funzionali al progetto Conte. Simeone è invece una valida spalla per il centroavanti, perché tra l’altro dà anche profondità alla squadra.