Corbo: Osimhen? Ne il suo agente ricorda al bizzarro cliente che guadagnare 10 milioni netti l’anno per fare il turista e allenarsi in discoteca deriva forse da patti scritti, verbali o taciti. Ma lascia forti dubbi sulla sensibilità etica del professionista. De Laurentiis, Osimhen ed il suo agente Calenda cercano di uscire dal Grande Equivoco
Questo scrive quest’oggi Antonio Corbo su Repubblica sottolineando che “rischiano di entrare nella storia del calcio come i protagonisti della più singolare beffa. Con il solo Napoli a subirne i danni”. Il contratto sottoscritto dopo sei mesi di trattative sembra geniale, proroga il rapporto fino al 2026 ed il bomber triplica l’ingaggio, la società sventa il rischio di perdere Osimhen a basso costo e fissa una clausola a 130 milioni di euro:
Il Napoli non pensava di avere ancora in Osimhen un qualsiasi tesserato, con diritti e doveri
Ma fu davvero una proroga? Alla luce di quanto emerge, il Napoli non pensava di avere ancora in Osimhen un qualsiasi tesserato, con diritti e doveri. Anche accettare di rimanere dov’è. Il club invece dava per certi la sua partenza e l’incasso di 130 milioni di euro. Lo stesso Osimhen firmava sicuro che non sarebbe rimasto a Napoli, ancora oggi pretende di andar via. Né il suo agente ricorda al bizzarro cliente che guadagnare 10 milioni netti l’anno per fare il turista e allenarsi in discoteca deriva forse da patti scritti, verbali o taciti. Ma lascia forti dubbi sulla sensibilità etica del professionista. Se il suo nome è meno attrattivo non dipende dal mercato ma dalla sua scadente stagione, da flessioni e screzi nella sua Nazionale, dall’immagine appannata di bomber”.
Conclude Corbo