Alfonso Aiello, uno dei più grandi opinionisti dello scenario italiano parla della situazione Napoli
Alfonso Aiello, è uno degli opinionisti più conosciuti del panorama italiano, creatore del programma “Un giorno all’improvviso”, dedicato al suo grande amore per il Napoli. Parlando con lui è stato possibile conoscere i suoi pareri relativi alla condizione in cui attualmente versa la sua squadra del cuore. Aiello ha inoltre illustrato la genesi del suo spettacolo.
Come nasce la trasmissione “Un giorno all’improvviso”?
“Un giorno all’improvviso” nacque da un’idea del direttore di “Il cuore azzurro”, un giornale online per il quale all’epoca Aiello scriveva. Il tutto nacque all’epoca del Covid con lo scopo di socializzare in un periodo in cui moltissime persone erano costrette a restare isolate nelle loro abitazioni. Successivamente Alfonso decise di coinvolgere sua figlia Francesca. Oggi la trasmissione è piuttosto seguita e partecipano diverse personalità di spicco. Fino asd ora sono stati coinvolti: ex calciatori (come Massimiliano Esposito, Ivano Trotta); Ugo Maradona (prima del suo decesso, avvenuto un anno dopo la morte del fratello Diego). Tra i partecipanti anche: Salvatore Biazzo (icona del giornalismo napoletano); Carlo Verna (presidente dell’ordine dei giornalisti). Varie personalità appartenenti al mondo dello spettacolo, come: Angelo di Gennaro (attore);Gianni Parisi di Gomorra e diversi personaggi di “Un posto al sole” sono stati protagonisti di puntate che hanno riscosso notevole seguito ed interesse per il notevole contenuto delle stesse.
Come è nata l’idea di coinvolgere tua figlia Francesca?
L’idea di coinvolgere mia figlia nacque perché Francesca partecipava nel mio gruppo su Facebook ed anche perchè molto tifosa del Napoli. Serviva una presentatrice ed avendola in casa, decisi di affidarle questo compito. Inizialmente il tutto era riservato a una cerchia ristretta di persone: io, mia figlia, un ex moderatore che avevo coinvolto ed un giornalista. Soltanto successivamente, poiché i membri del gruppo chiesero di invitare altri ospiti, creai una pagina aperta. Il segreto del successo è proprio il sorriso della giovane che, inoltre, possiede anche capacità dialettiche ragguardevoli.
Cosa pensi di Alex Meret, il portiere, viste le critiche che ha avuto?
Alex Meret, a dire la verità, non è uno dei miei portieri preferiti. Meret è da diversi anni al Napoli e commette sempre gli stessi errori. Ultimamente, nel calcio, si adotta la tattica di far partire l’azione dal portiere e Meret, non essendo bravo con i piedi, non è idoneo a questo schema tattico. Ci sono partite in cui le sue prestazioni sono state sufficienti come con il Modena, alcune durante le quali riesce a fare dei miracoli ed ancora altre nelle quali lascia molto a desiderare. Comunque, complessivamente, Meret non mi dà sicurezza.
Come ritieni sia stata giocata la partita Napoli-Modena?
Si sapeva che la partita si sarebbe decisa a metà campo, il Modena è una squadra modesta. Io però non faccio testo su queste partite. Il Napoli erano quindici anni che non era abituato a giocare un 32° di finale. Non si può far giocare Raspadori attaccante. La decisione di mettere in campo Raspadori -e non Simeone- dal primo minuto penso che sia scaturita da una provocazione di Conte. L’attaccante migliore, che attualmente abbiamo in organico, è Simeone. Ho visto un Napoli padrone del campo, ma a un certo punto macchinoso e con nessun punto di riferimento in avanti. A un certo punto si vedeva che la squadra fosse ancora in rodaggio, ma è normale che sia così.
Come vedi il Napoli all’inizio del campionato?
Pensavo che il Napoli si portasse più avanti sul fronte mercato. Sono contentissimo degli acquisti che ha fatto in difesa con: Buongiorno; Rafa Marin e con Spinazzola. Quest’ultimo è stato recuperato al 100%, quindi è un affare, perché è stato acquistato praticamente a parametro zero. Riguardo ilo match del Napoli a Verona sono fiducioso, nella vita lo sono sempre. Domenica, però, inizia il campionato e il Napoli ha alcune lacune, soprattutto in attacco. Mi è giunta voce, da fonti abbastanza attendibili, che domenica dovrebbe esserci l’attaccante: Lukaku. Numericamente però ci sono anche altri problemi, bisognerebbe coprire con altri 2 centrocampisti visto che vanno via Gaetano e Folorunsho. Io credo che però il Napoli per il resto sia abbastanza coperto, sono fiducioso. Anche 2 anni fa riversavamo in una situazione di scetticismo, invece poi Spalletti ci ha portati al tricolore.
Domenica il Napoli giocherà la prima partita contro il Verona, quale credi possa essere la formazione?
Ad oggi ti dico che giocheranno: Meret; Buongiorno; Rahmani e Di Lorenzo; Mazzocchi; Spinazzola; Lobotka; Anguissa; Kvara; Politano; e io spero, Simeone, ma purtroppo ho la sensazione che giocherà Raspadori. Se dovesse arrivare Lukaku, non penso che giocherà dal primo minuto.
Pronostici in merito alla partita di giorno 18?
2-0 per il Napoli.
Mario Rui rischia come Demme. Conte vorrebbe riconfermare Natan, ma Jesus non ha offerte. Sei d’accordo a confermare Natan?
Natan si, Jesus no. Jesus ha fatto penare l’anno scorso, non è colpa sua, perché era il quarto di difesa. Il difensore si è trovato a dover prendere il posto di Kim. Io speravo andasse via, ma purtroppo vi è il rischio che rimanga come quarto o quinto di difesa. A Natan darei un’altra possibilità, ma credo che vada al Betis, anzi diciamo che è quasi fatta. Io speravo in Natan, ma credo che rimanga Jesus, anche se giocherà poco e sinceramente, non sono contento. Riguardo a Mario Rui, credo che troverà qualche squadra. Rui e Demme sono quei giocatori che secondo me, per l’impegno che hanno dato al Napoli, avrebbero meritato ben altri trattamenti. Mario Rui ha avuto spesso la tifoseria contraria, perché ha un carattere particolare. Poi, man mano, con il proficuo lavoro che ha effettuato si è fatto amare. Io purtroppo non perdono alla Società che non ci sono state le partite di addio per alcuni calciatori come quelle effettuate per Hamsik e Callejon. Alcuni sono giocatori che hanno dato tanto al Napoli. Guardiamo solo quando il giocatore va alla Juventus, come Higuain. Quando i calciatori vengono ceduti però ci sfugge che hanno lo stesso trattamento di coloro che vanno via.
Il mercato del Napoli è bloccato per la vicenda Osimhen, quale pensi sia la soluzione per sbloccare questa problematica?
Il mercato è bloccato a causa di Osimhen. Stavolta il presidente ci ha visto male, perché di solito è una persona che ci vede sempre bene. L’autogoal del presidente è stata rinnovare il contratto, a gennaio, a Osimhen per 10 milioni all’anno, con la speranza che venisse venduto con la clausola da 130. La soluzione possibile per una sua partenza da Napoli si riduce solo alla possibilità che l’attaccante nigeriano accetti il Chelsea e che nell’affare si inserisca Lukaku oltre ad un centrocampista che potrebbe essere Casadei. Ho la sensazione che l’affare Brescianini sia saltato per una trattativa di Osimhen con il Chelsea, oltre all’inserimento nella stessa di Lukaku come contropartita.
Come ritieni si stia muovendo Conte?
A livello di preparazione nulla da dire. Conte è un vulcanico, è una persona del Sud e si nota. Non è simpatico, ma non ci interessa se lo sia o meno, a noi interessano i risultati. Si sta muovendo bene. Ritengo sia giusto che vengano mandati via i giocatori che non si ritengono opportuni alla propria causa, sostituirli. Il problema è che si fa poi fatica a vendere calciatori come Gaetano o Natan. E’ giusto che l’allenatore faccia queste richieste, ma temo che si possa spazientire se non ottiene quanto richiesto. Conte ha lasciato la Nazionale e aveva un contratto; stessa cosa avvenuta con la Juve. Non è un tecnico venuto al Napoli per prendersi la pensione e fare delle figuracce. Mi rincuora che oltre a Conte ci siano professionisti importanti come: Oriali e Sandriani. Non dubito del lavoro di Conte, ma ho paura che non venga accontentato, pur non avendo chiesto chissà quali nomi, oltre a Lukaku. Temo che l’allenatore non sia appagato se non si inseriscono dei tasselli mancanti. Per il momento per ciò che ha potuto fare con gli uomini che ha sta lavorando bene.
Manna e De Laurentiis, come ritieni stiano gestendo il Napoli?
Da Manna mi aspettavo un pochettino di più però attualmente siamo in ritardo, non dobbiamo nasconderci dietro a un dito. C’è la fazione dei pro e contro Aurelio De Laurentis. Io non sono né pro e né contro, anche se non mi sarà mai simpatico, ma sono tifoso del Napoli -e quindi secondo il mio punto di vista- fornisco la mia versione da tifoso, non da sostenitore o meno di De Laurentis. Secondo me siamo nettamente in ritardo, perché siamo partiti bene con i primi 3 acquisti, poi ci siamo fermati. Il problema si riscontra anche perché Conte vuole 18/20 giocatori, non di più; non tutti sullo stesso livello, ma di un valore tale almeno da poter fare bella figura. L’allenatore vuole che i calciatori siano funzionali al suo gioco. Attualmente Manna e De Laurentis non si stanno muovendo bene, perché se il campionato iniziasse fra 15 giorni andrebbe anche bene, ma iniziando domenica siamo veramente in ritardo.
Come pensi siano messe le altre squadre?
Vedo bene l’Atalanta, ma non credo che possa lottare per lo Scudetto. Credo che il Napoli possa dire la sua. Il problema è che l’Inter è la squadra sempre da battere: ha dei validi componenti e Marotta riesce ad individuare un parametro zero valido relativamente ai rischi. E’ un dirigente vero, a prescindere dalle simpatie. Se troviamo quei 2 o 3 tasselli mancanti, penso che dietro all’Inter, possiamo esserci noi, insieme alla Juve e al Milan. Forse l’Atalanta potrebbe essere la sorpresa, perché la squadra è sempre in crescita, anche se ci sono dei malumori per alcune cessioni. Vedo che anche la Juve ha gli stessi problemi: Chiesa fuori squadra; Szczesny uguale. Escludendo l’Inter, vedo che anche gli altri sono abbastanza in ritardo.