In un mondo che non si sogna più!
Va raccontata la magica Storia della colonna Olimpionica della Nazionale Italiana di Pallavolo, Myriam Sylla.
Questo fenomeno nasce in Italia da padre emigrato dalla Costa d’Avorio e giunto a Bergamo dove il freddo lo convince a trasferirsi a Palermo.
Un giorno, sorpreso da una grandinata, riceve un passaggio in automobile da due coniugi, Paolo Genduso e Maria Rosaria Esposito, che nella vita gestiscono un bar.
Scoprendo una bella persona, la coppia Italiana decide di aiutare Abdoulaye, che inizia a lavorare per loro. Da lì a qualche tempo lo raggiunge dalla Costa d’Avorio sua moglie Salimata.
È così che ha inizio a Palermo il loro riscatto umano e sociale in quell’Italia che nonostante tutto una possibilità sempre la concede a tutti.
Così nasce la loro famiglia e con sé la loro figlia Myriam, che per tutta la vita considererà Paolo e Maria Rosaria come dei nonni.
Nonni a cui essere grati
Anzi, li chiama proprio così. Questo è il passato, da dove si creano le origini, peraltro ricco per Myriam di momenti felici ma anche di tante difficoltà.
E poi c’è l’oggi
Oggi a Parigi Abdoulaye si è trovato ad abbracciare sua figlia Myriam in un contesto probabilmente inimmaginabile in quelle prime notti fredde bergamasche.
A Parigi, in una finale olimpica, le tv del mondo esaltavano la sua creatura
Myriam è una delle più forti giocatrici di pallavolo del mondo ed è una colonna portante della nazionale del Paese in cui è nata e vissuta (ma del cui diritto di cittadinanza ha potuto beneficiare solo molti anni dopo la nascita).
Va detto, che a fare il tifo per lei, oltre a tantissimi italiani, c’erano altre quattro persone speciali: mamma Salimata, da qualche parte in cielo, il suo “concittadino” palermitano (si è definito lui così) Sergio Mattarella e i due nonni Paolo e Maria Rosaria.
Il loro piccolo gesto di generosità nei confronti di Abdoulaye ha prodotto nel corso del tempo frutti dal sapore dolcissimo.
Questa è l’Italia che ci piace raccontare.
A cura di Giuseppe Lauri
