Il prato di Castel di Sangro, probabilmente, non ha mai visto gli azzurri sudare come durante questa preparazione. Conte sta facendo lavorare duro tutti i componenti della rosa dando anche una spiegazione alla sua squadra di preparatori.
I ritmi delle sedute atletiche sono veramente elevati ed il coinvolgimento di Conte nel cuore dell’allenamento stesso non è paragonabile ne a quello di Garcia ne a quello di Spalletti.
La parola d’ordine degli allenamenti del mister scudettato era “ordine“. Nella scorsa stagione, a Castel di Sangro, la parola d’ordine era “libertà“, ognuno faceva un po’ quello che voleva. Durante questa estate, la parola d’ordine contiana è “grinta/sacrificio“.
Fa quasi strano vedere come una squadra di serie A faccia un raduno precampionato incentrato a mettere benzina nel motore, un raduno precampionato d’altri tempi, che ha l’obiettivo di mettere al centro la fisicità, la foga agonistica e l’aggressione/riaggressione dell’avversario. Ogni gruppo di giocatori che si forma per eseguire esercizi più specifici da eseguire a numero ridotto di elementi viene seguito da 2 o 3 collaboratori di Conte che suggeriscono cosa e come fare e lo stesso mister va avanti ed indietro tra i vari gruppi oservando attentamente ogni movimento.
Sembra anche strano ritrovare un mister in mezzo al campo durante la partitella a correre, nel vero senso della parola, dietro lo sviluppo del gioco, urlando, gesticolando e guidando i giocatori da dentro il campo e non da fuori. Tutti agli ordini del mister, ma non per timore o per voglia di mettersi a disposizione, ma quasi per costrizione in quanto lui o i suoi collaboratori sono sempre addosso a tutti a spronare tutti.
I nuovi suggerimenti dal raduno
Dal terreno di gioco arrivano anche suggerimenti tattici sulla rosa. Natan sembra stia acquisendo posizioni nelle gerarchie al punto da non poter dare per scontata la titolarità di Marin sul centro sinistra, senza contare che manca ancora Olivera che potrebbe agire da quelle parti.
Molto dipenderà anche da Di Lorenzo che al momento Conte sta provando esclusivamente come braccetto di destra. Se il capitano dovesse essere confermato in quella posizione potrebbero nascere problemi di titolarità anche tra Buongiorno e Rrahmani.
Spinazzola dovrebbe essere il titolare a sinistra, mentre se Di Lorenzo dovesse agire tra i centrali, Mazzocchi sarà l’esterno destro.
In mediana, Lobotka potrebbe essere l’unico certo del posto, con Anguissa a tirare la volata con Folorusho. Occhio anche a Iaccarino che potrebbe trovare considerazioni nei piani di mister Conte. Ovviamente, il giovane della primavera non può pensare di insidiare lo slovacco, ma può crescere bene sulle sue orme coprendo già un ruolo centrale nelle rotazioni del mister.
Raspadori sembra finalmente aver trovato una sua collocazione sul terreno di gioco. Conte lo vede come vice Kvaratskheila e di conseguenza viene alterato al georgiano sull’out sinistro. Politano e Ngonge si alternano a destra con Cheddira e Simeone a fare la staffetta in avanti data per scontata la partenza di Osimhen.
Occhio al mercato
Il campo dà un po’ per scontato il modulo che sarà il 3-4-3 oppure il 3-4-2-1 a seconda di come si posizioneranno i due alle spalle della punta.
Voci di mercato, però, sembrerebbero dare per vicino l’arrivo di Gilmour, talentuoso mediano del Brighton classe 2001.
Se tale voce di mercato dovesse trasformarsi in realtà, tutto lascerebbe presagire al passaggio al 3-5-2 con Kvaratskheila ad accompagnare la punta che sarà (Lukaku probabilmente) ed il remake del rapporto tra Conte e Politano ai tempi dell’Inter, con bocciatura dell’esterno italiano a beneficio del terzo mediano.