Napoli Oriali
Foto: Figc

È entrato nel mondo Napoli 

in sordina, per non dire in punta di piedi. Eppure, da leggenda del calcio quale è, Lele Oriali in azzurro è la storia che si scrive. Da quella della Nazionale a quella del Napoli, dopo un periodo di pausa. Ha chiuso la sua esperienza con l’Italia dopo l’arrivo di Spalletti, ma Conte lo ha voluto al Napoli. Una precisa richiesta del nuovo allenatore, una delle tante prima di firmare con il Napoli. È stato lo stesso allenatore a spiegarlo ieri in conferenza stampa. «Ci siamo conosciuti in nazionale, quando io arrivai come ct e Tavecchio mi propose Oriali. Dopo 10 minuti dissi: «È lui la persona giusta». All’Inter l’ho riportato con me, a Napoli ho chiesto che mi accompagnasse in quest’esperienza. Lele è una persona che potrebbe stare a casa con i nipoti, ma ha accettato con entusiamo. È il mio braccio destro nella gestione, con i calciatori io chiarisco la sua posizione, anche se la chiarisce da solo.

 È una persona

che ha scritto la storia, molto conosciuta nel calcio, conosce i tempi, ha fatto il dirigente, poche parole e tanti fatti come piace a me. Mi aiuterà nella gestione con i ragazzi al campo, ma anche con i dirigenti ed il presidente. Sono contento che sia venuto con entusiasmo». Liguabue gli ha dedicato una canzone, e i tifosi del Napoli già lo hanno preso in simpatia, con la base di partenza di una profonda stima per un campione indsicusso. Del resto Oriali si fa apprezzare anche dal punto di vista umano. E’ disponibile e gentile con tutti. Autografi, qualche selfie e un paio di cappellini regalati senza battere ciglio. È il capo dello staff di Conte, o per meglio dire il coordinatore. Tutti i collaboratori dell’allenatore fanno capo a lui nei rapporti con la società.

E infatti è Oriali

il riferimento, il collante tra lo staff di Conte e la società, ma anche tra i giocatori e il gruppo di lavoro dell’allenatore. Se c’è qualche problema, i calciatori sono invitati a parlarne con Oriali, che farà da tramite. E lo stesso farà lui nei confronti della dirigenza. Già a Dimaro è lui che predispone le scelte di Conte e controlla che tutto venga applicato secondo le indicazioni del tecnico azzurro.

Giovanni Scotto Il Roma

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