Kvaratskhelia è già diventato un caso. Le parole pronunciate a “Sport Imedi” in Georgia dall’agente Jugeli e dal papà del calciatore mettono in preallarme la società azzurra. Di seguito l’intervista completa.
Kvaratskhelia, l’agente: “…se resta qui, Kvicha perderà un anno”
“Vogliamo lasciare il Napoli, ma ora aspettiamo tutti Euro 2024. Con Conte il Napoli ha grandi progetti. Sono sicuro che la prossima stagione si qualificheranno nuovamente in Champions League e lotteranno per lo scudetto. Ma questo non significa che Kvaratskhelia voglia restare lì, non dico sul serio. Non ho parlato con Khvicha di questo tema, la cosa più importante per lui è la Nazionale. Il nostro obiettivo è la squadra che gioca la Champions League. La cosa peggiore è che se resta qui, Khvicha perderà 1 anno per questo… siamo preoccupati”.
Kvaratskhelia, le dichiarazioni del padre
Sempre a Sport Imedi il papà del calciatore: “Non ho parlato con Khvicha di questo argomento e non lo farò fino alla fine di Euro 2024. Ma secondo me, lo dico per la prima volta: non voglio che resti al Napoli. Ha lavorato con quattro allenatori diversi in un anno, questa notizia mi preoccupa molto. Deciderà da solo, anche se per me è una situazione scomoda”.
Dgebuadze in merito alle parole su Kvara
Così il giornalista Kakha Dgebuadze: “La gente mi tagga qui riguardo all’intervista di Mamuka. Ho letto questa intervista e francamente sono rimasto confuso. Prima di tutto, troppo poco professionale. Cose del genere non si dicono pubblicamente. Ripeto quello che ho detto prima: se qualcuno vuole andare via da Napoli è libero di farlo. Questa città ha visto Maradona, non dimentichiamolo. E tra gli attuali giocatori del Napoli nessuno è più grande di Maradona. Kvara ha dato tanto al Napoli ma anche i napoletani gli hanno dato tutto il loro amore. Charles Aznavour in una delle sue canzoni dice “Bisogna saper alzarsi da tavola”. Si tratta di questo. Kvara dovrebbe saper dire addio ai napoletani. Se le cose andranno come ha detto Mamuka nell’intervista, per me sarà un momento di delusione. In questa storia sto dalla parte dei miei amici napoletani perché non è tutta una questione di soldi e tornei”