La Nazionale già da qualche giorno in Germania. Domani l’esordio degli azzurri a Dortmund contro l’Albania. Oggi parlano davanti ai giornalisti Luciano Spalletti e Gigi Donnarumma prima della sfida agli 11 di Sylvinho.
Nazionale, Donnarumma inizia la conferenza stampa pre Italia-Albania
Comincia la conferenza stampa per Donnarumma: “Io leader? Lo spirito sarà lo stesso di tre anni fa, vogliamo rivivere notti magiche, la squadra è pronta e non ha bisogno dei miei consigli. Chi c’era già nel 2021 sarà cosa dire agli altri per arrivare fino in fondo. Insidie? Il gruppo è difficile e la gara con l’Albania rappresenta varie insidie. Loro sono rapidi e giocano bene, non possiamo dare il 70-80%. Loro sono veloci, rapidi in contropiede, noi sappiamo di poter vincere anche al 90′ ma servirà equilibrio e compattezza”.
Nazionale, Donnarumma sui videogames
“Regole sui videogames? Nessun impatto, ci vuole equilibrio anche lì. In stanza usi i giochi ma senza fare tardi e la sera stiamo insieme nella sala giochi e ci svaghiamo lì. Si è creato davvero un bel gruppo, il mister ci ha dato indicazioni ma nessuna regola seria”.
Donnarumma sul modulo della Nazionale
“Io capitano? Non cambia nulla rispetto a tre anni fa, in questo gruppo ci sono vari leader. Io sono tra questi e cercherò di dare il massimo. Modulo? L’importante è come interpretare il ruolo e avere una squadra compatta e coesa che attacca e difende insieme.
Se vinciamo domani mettiamo un mattoncino importante sulla qualificazione, lo sappiamo bene”.
Donnarumma su Buffon
“Avere Buffon qui, che ha fatto la storia, ci aiuta tantissimo. La sua presenza è importante, saprà darmi i congisli giusti raccontando la sua estate 2006 che è diventata storia. Il delegato in campo per parlare con l’arbitro? Vicino all’area ci sarò io, poi lontano possono essere Jorginho o Barella”.
Donnarumma si affida al mental coach?
“Sì e lo consiglio a tutti, ti aiuta a restare in equilibrio e a non farti prendere dalle emozioni in una competizione in cui le ambizioni sono alte. Bisogna essere lucidi in ogni situazione”.
Donnarumma su Scamacca
“Parliamo di un grandissimo attaccante che nell’ultimo periodo ha fatto passi da gigante. Ho guardato ogni singola partita, ha fatto cose incredibile. Potrà fare la differenza in ogni momento, siamo contenti di averlo con noi così come Retegui e Raspadori“.
Alle 14:26 inizia a parlare Spalletti
Spalletti sulla Play Station
“Play Station? Non è vero che l’ho vietata, ho solo detto che non si può stare svegli fino alle 3 o alle 4 del mattino, che è diverso. Bisogna crearsi uno stile di vita corretto per dare sempre il meglio di noi in gara”.
Spalletti: “Siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano”
“Saremo i protagonisti del sogno di ciascun italiano che da bambino usciva da scuola col pallone e tornava a casa la sera sudato e con le ginocchia sbucciate. Per i nostri connazionali siamo eroi, giganti, metteremo tutto dentro la partita. Dobbiamo vedere che siamo di quel livello, non abbiamo timore di una partita di calcio. Ognuno dovrà avere la sua cassetta con gli attrezzi in cui svita e avvita quello che serve”.
Le emozioni per la prima della Nazionale a Euro2024 di Spalletti
“L’emozione da un punto di vista personale è tanta, ma col passare delle ore diventa sempre di più un’emozione che non porta tensione ma felicità, è una emozione fantastica perché sì è in un posto meraviglioso per giocarsi una gara bellissima. Poi la gara è insidiosa, sono d’accordo. Sylvinho è stato molto bravo a creare questa squadra e giochiamo contro giocatori che conoscono molto bene il nostro calcio e hanno qualità, ce l’hanno fatto vedere nel nostro campionato. Sarà una partita tosta”.
Donnarumma via dal PSG?
“Il mio giudizio è che se a Donnarumma lo fanno uscire dal PSG troverà una squadra più forte. Non credo il livello di Donnarumma vada a scadere così. Poi lui deve essere bravo perché in Italia abbiamo portieri fortissimi, tra cui Vicario e Meret. E’ tutto molto bello e corretto avere a che fare con campioni di questo livello”.
Le aspettative per la Nazionale di Spalletti
“E’ vero che a volte i risultati sono differenti in base a quello che si porta a casa, però poi le traiettorie del pallone sono difficilmente capibili in alcuni momenti, ci sono i risultati di alcune partite che sono il contrario rispetto a come avrebbe voluto lo sviluppo della partita stessa. Voler far vedere sempre il tuo brand di calcio diventa importante, ma a volte ci sono anche gli avversari e non ci si riesce. Ma io sono convinto che la nostra squadra riuscirà a far vedere cosa vuole fare. Il calcio è un assieme che non riguarda solo gli undici giocatori in campo, ma anche i 60 milioni di tifosi a cui chiediamo di giocare con noi ed essere sul rettangolo di gioco”.
Spalletti sulla formazione della Nazionale
“Intanto c’è da dire che noi siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano che da bambino veniva fuori di casa col pallone sotto braccio e rientrava la sera con la faccia stanca, la maglia sudata e le ginocchia sbucciate. Noi siamo degli eroi, dei giganti. Mettere tutto vuol dire anche mettersi questa corteccia, questa scocca, per una squadra che non soffre il livello del torneo, l’ambientazione. I giganti e gli eroi non hanno timore di andarsi a giocare una partita di calcio, dentro questi allenamenti qui si va a respirare tutta quell’area corretta per mettere dentro queste cose, gli ingredienti che ci vogliono per essere del livello che tutti gli italiani vogliono. Al posto di Acerbi? Mancini è uno che ha più esperienza, esperienza vuol dire aver preso più decisioni di un altro. L’esser costretto a decidere ti aiuta, però anche Bastoni può essere un leader. Poi gente come Buongiorno e Calafiori hanno la stoffa di coloro che vogliono arrivare e giocare a livello top, gli si legge negli occhi: sono due ragazzi serissimi. Ma la verità è che noi abbiamo a che fare con una squadra serissima, in questi pochi giorni mi hanno fatto vedere il lavoro corretto perché loro riescono a percepire e a sorbire molte più cose rispetto a ciò che accade in un lavoro di club. Noi saremo quelli che vogliamo essere”.
Ha detto sempre difesa a 4 contro squadre che giocano con una sola punta…
“Se ho detto così ho detto qualcosa che è stato interpretato male. Noi si può decidere anche di giocare con la difesa a tre, ma la difesa a tre può essere anche può offensiva. Poi ho detto che noi si deve tenere in considerazione anche la possibilità di giocare con due punte perché Scamacca e Retegui sono fortissimi con Raspadori che può fare anche la sottopunta. Io penso di poter giocare con tutti e due gli atteggiamenti, sono fondamentali le prese di posizione in campo se riusciremo a comandare la partita. Se riesci a comandare la partita poi decidi tu, ma se diventa una partita al 50% in tutte queste cose qui di duelli e schemi non c’è la possibilità di scegliere. Dipenderà dalla pulizia del gioco”.
Su Scamacca
“Scamacca è cresciuto molto nell’ultimo periodo e gli abbiamo fatto i complimenti. Lui è completo, lui è tutto. Poi qualche volta deve confrontare anche la sua performance con quella degli altri. Se io riesco a fare tot metri in una partita probabilmente vado incontro a un numero di situazioni minori che se facessi il doppio di quei metri lì. Se attacco la porta dieci volte ricevo cinque palloni, se lo faccio venti volte la ricevo dieci volte. Poi si fa una fatica in più, certo, ma quei metri li fanno tutti e si richiede ciò che fanno tutti i suoi pari ruolo”.
Sulle condizioni di Barella
“Lui ieri ha fatto tutto, c’è oggi quando si rifarà un po’ di allenamento. Si ascoltano anche le sue sensazioni, lui ha già avuto un problemino simile e poi in quel caso lì ha sviluppato la gara che doveva fare. Ciò che conta molto è il parere dei medici perché i calciatori vogliono sempre giocare. Però tutto a ieri sera lascia prevedere che lui sarà a disposizione”
Conclude Spalletti