Darmian “Il blocco Inter è un vantaggio”
Matteo Darmian, esterno dell’Inter e della nazionale azzurra, si racconta a 360°: dallo Scudetto, alla nazionale e la vita privata.
Intervistato dal Corriere della Sera, Matteo Darmian si racconta. Tantissimi gli argomenti affrontati dal difensore, soprattutto legati all’Inter, ma anche alla Nazionale.
IL MIO RAPPORTO CON INZAGHI – “È fondamentale e vale per tutta l’Inter: con lui ognuno si sente parte di un progetto importante, anche chi gioca meno. È un grande allenatore e una grande persona“.
COSA RENDE SPECIALI INZAGHI E IL CT SPALLETTI? – «Inzaghi, anche nei momenti di maggior pressione, riesce a tranquillizzarti: stempera la tensione con una battuta. Spalletti è maniacale sul campo e pretende molto».
SE MI SONO MAI SENTITO SOTTOVALUTATO? – ”No, ho sempre fatto la mia parte, cercando di essere me stesso. E penso che questa sia la cosa più bella, che ti venga cioè riconosciuto qualcosa per quello che sei”.
– ”La delusione di San Siro è stata la più pesante. E non poter più giocare in Nazionale per tanto tempo è stata dura, però ho fatto di tutto per poterci tornare. È un orgoglio esserci riuscito e darò tutto me stesso per raggiungere grandi obiettivi: quando uno dà tutto non ha rimpianti”.
”È un po’ merito anche dei miei genitori che mi hanno trasmesso valori importanti, come il sacrificio. E quando sono entrato da ragazzino nel Milan è stata una scuola di vita, non solo di calcio. Impari a stare in gruppo, a rispettare le regole, i compagni, gli allenatori. Cresci come persona”.
”Sì, ripensi ai sacrifici fatti da parte di tutta la famiglia: devo essere molto grato ai miei genitori e ai nonni”.
PRIMA DEL PROVINO PER IL MILAN SCRISSI CHE VOLEVO FARE IL PIZZAIOLO – ”Perché la domanda precisa era “se non diventassi calciatore cosa ti piacerebbe fare?”. Ci facevano già pensare a un’alternativa”.
SUGLI AC/DC – ”Purtroppo erano a Reggio Emilia il 25 maggio, ma giocavamo il giorno dopo, altrimenti sarei andato. Il loro è stato il mio primo concerto, mi è rimasto dentro”.
– ”Mi piace anche Baglioni: è il preferito di mia madre, quindi l’ho ascoltato tanto”.
L’IMPORTANZA DEL BLOCCO INTER IN NAZIONALE – ”È importante perché rende più semplici le cose a livello tattico. Come è importante il blocco italiano nell’Inter per trasmettere i valori del club a chi arriva”.
– ”Per quello che è la nostra storia, le ambizioni sono alte e dobbiamo puntare al massimo, dando tutto quello che abbiamo. Anche se possiamo
non avere la qualità di altri”.
LE REGOLE DI SPALLETTI SERVONO A COMPATTARE IL GRUPPO? – ”Direi di sì, le regole vanno rispettate. Credo che siamo un gruppo sano, che sta bene insieme: è la base per costruire qualcosa di importante”.
Calciomercato.com e Terzotemponapoli.com riportano l’intervista del nazionale azzurro al quotidiano della milanese.
BUFFON PORTA LA SCINTILLA? – ”Sì, è importante avere una persona da emulare, che porta tutta la sua esperienza, la sua voglia: può essere determinante con una parola, un gesto, un atteggiamento”.
L’AVVERSARIO CHE MI STIMOLA MAGGIORMENTE – «Bellingham è incredibile. Mbappé non l’ho mai incrociato, sarebbe stimolante trovare la Francia, con tutta la qualità che ha: sfidarla potrebbe voler dire essere arrivati più lontano possibile».
GARA CHIAVE CONTRO L’ALBANIA? – ”Partire bene è fondamentale: non credo sia decisiva, ma vogliamo iniziare con una vittoria, per partire col piede giusto”.