Napoli, effetto Conte? Di seguito alcune righe tratte dall’edizione odierna del Corriere dello Sport. “E se Victor Osimhen alla fine restasse al Napoli con l’avvento di Antonio Conte in panchina? Sì, certo, a gennaio Aurelio De Laurentiis anticipò la partenza di Victor Osimhen e lui stesso in piena Coppa d’Africa lasciò intendere di voler azzerare e ripartire altrove, meglio se in Premier. Ma i costi legati alla clausola rescissoria da 130 milioni e al suo ingaggio da 10 milioni a stagione sembrano spaventare un po’, o comunque indurre a una riflessione i suoi corteggiatori”.
Napoli, e se fosse un (o)si?
“Tanto che finora il Napoli non ha ricevuto offerte tali da imbastire una trattativa concreta. Bene. Con un interrogativo a coté: e se alla fine Osi restasse? Anche lui come Kvara, Anguissa, Lobotka e compagni: tutti insieme appassionatamente alla corte del signor Conte. Compreso Di Lorenzo, certo, un altro degli imprescindibili pilastri che l’allenatore ha indicato agli ingegneri incaricati di costruire la squadra del futuro seguendo le sue indicazioni”.
Ma è difficile
“E così, in attesa che la composizione definitiva del puzzle delle panchine d’Europa risvegli il mercato, viene fuori la suggestione di cui sopra: e se fosse Osi il centravanti del Napoli di Conte? Difficile, difficilissimo, facciamo anche di più. Ma l’allenatore non sarebbe mica dispiaciuto. Ci mancherebbe. E il popolo con lui. Victor è un centravanti stellare che da solo, nelle giornate di una forma più o meno normale fa impazzire le difese e in una di grande condizione manda letteralmente in tilt un intero sistema difensivo dalla trequarti in su”.
Un anno fa il presidente del Napoli…
“Un anno fa il Psg arrivò a offrire 150 milioni e lo United, a quanto pare, finanche qualcosa in più, ma De Laurentiis fu irremovibile e per onore di ambizione post scudetto disse no. E si giocò la famosa carta del duecentino: o 200 milioni o niente. Niente. Al momento, le cifre che girano sono meno ingenti, un bel po’, ma l’Al-Hilal non avrebbe problemi ad accendere la clausola e a portarlo in Arabia da sceicco. Osi, però, è giovane e ambizioso e sogna la Premier: di recente s’è riaffacciato l’Arsenal, London calling, si vedrà”.
Il manager di Osi…
“Sia chiaro: giugno è appena cominciato, il grande giro dei centravanti non è ancora partito e il suo manager Roberto Calenda è al lavoro. E ancora: la storia tra Victor e il Napoli è di certo arrivata a un bivio e il super rinnovo annunciato a ridosso di Natale, con prolungamento di un solo anno, dal 2025 al 2026, ha ricordato un po’ le vecchie storie di Lavezzi e Cavani: firma, foto, saluti, sipario”.
Dopo l’ultima stagione…
Dopo una stagione così piena di contraddizioni e difficoltà, e un impiego meno continuo dell’anno di grazia-scudetto tra problematiche fisiche, Coppa d’Africa e successivo stress nonostante un’ottima media realizzativa, va da sé che per il Napoli sarà più difficile firmare il suo addio a fronte dei 130 milioni della clausola”.