L’Atalanta perde per 3-2 la partita casalinga contro la Fiorentina. La Serie A termina con i bergamaschi campioni in Europa League e qualificati in Champions, ma sfuma il terzo posto che avrebbe portato anche nuove risorse nelle casse della Dea. La partita si sblocca subito: cross al bacio di Castrovilli sulla testa di un Belotti lasciato troppo solo e 0-1 sul tabellone al minuto 6. Passa poco però dal pareggio della Dea: arriva già all’11’ e lo firma l’uomo del momento. Quel Lookman che, dopo aver portato l’Europa League a Bergamo, scavalca il debuttante portiere viola Martinelli con un tocco sotto morbido per l’1-1. Neanche stavolta però il risultato rimane uguale a lungo: al 19′ ecco il nuovo sorpasso Fiorentina, firmato da Nico Gonzalez con un gran bel mancino al volo. Meno di un quarto d’ora e l’Atalanta riprende ancora i viola, stavolta ci pensa Scalvini con un destro secco dal limite dell’area, un po’ sorpreso Martinelli. Al 44′ ci sarebbe il 2-3 di Ranieri, ma il difensore parte in fuorigioco per colpire di testa il cross di Gonzalez. Qualche istante di interruzione nel finale del primo tempo, quindi su sviluppi di angolo Belotti trova la doppietta e il 2-3.
Preoccupazione per Scalvini
L’Atalanta avrebbe l’occasione del pari con Pasalic, che però dal limite sbatte in pieno sulla traversa. Al 57′ cambio tra uomini-immagini in attacco per Gasperini: fuori Lookman, dentro Scamacca da gestire in previsione Europeo. L’Atalanta non ha voglia di chiudere una stagione indimenticabile perdendo in casa e spinge sull’acceleratore alla ricerca della nuova parità. La Fiorentina, una volta maturato il vantaggio sul tabellone, apprezza invece l’idea di provare a superare la grande delusione della finale di Conference League persa con una vittoria nobile a concludere il proprio campionato. La notizia della ripresa riguarda però un infortunio, quello che si procura Scalvini inseguendo Ikone: il centrale atalantino si accascia, dolorante al ginocchio e l’Italia di Spalletti trema. Dopo Acerbi anche Scalvini potrebbe saltare gli europei.