Jovetic “Quanti ricordi in viola”

Le parole di Stevan Jovetic in vista della finale di Conference League tra l’Olympiacos e la sua ex squadra Fiorentina.

Sei anni alla Fiorentina, poi l’addio e adesso, dieci anni dopo, Stevan Jovetic ritrova la sua ex squadra in finale di Conference League, dove gli affronterà con la maglia dell’Olympiacos. Il fantasista montenegrino ha parlato dei suoi ricordi in viola e della partita a la Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole.

– «Sarà la mia partita del cuore. A Firenze ho ancora casa, vicina allo stadio. I legami, certi legami, non si dissolvono. Ci sono ragazzi che sento ancora: Frey, Mutu, Kuz, Seferovic. Poi i tre magazzinieri storici della Viola, soprattutto Leo Marchetti. Amici. Mi sembra la sceneggiatura di un film. Veramente. Ho pensato anche un’altra cosa: l’anno scorso sono andate in finale nelle coppe europee tutte le squadre in cui ho giocato, l’Inter e il Manchester City, la Fiorentina, il Siviglia. Evidentemente toccava a me e ne sono fiero e contento perché è la prima finalissima della mia carriera»

Calciomercato.com e Terzotemòponapoli.com riportano le dichiarazioni dell’ex Fiorentina riportate al quotidiano rosa.

Jovetic classe 89 da quest’anno in Grecia ha giocato per cinque anni dal 208 al 2013 a Firenze con cui ha realizzato 40 reti in 135 incontri .

RICORDI – «Sono cresciuto molto da quel 2008. Ci sta. È la vita. E da quando sono diventato papà di Luka, Stephanìe e Miodrag, che è il più grande con i suoi quattro anni, ho cominciato a vedere tutto diversamente. La mia Fiorentina? Sì, avevo i capelli lunghi, giocavamo bene, eravamo forti, compagni strepitosi, i miei gol al Liverpool, quella partita di Champions contro il Bayern Monaco in cui l’arbitraggio (Ovrebo, ndr) non fu esattamente perfetto, diciamo così… Senza quell’episodio saremmo andati in finale, ne sono quasi certo. Sa cosa ricordo più di ogni cosa? Il gol allo Sporting di Lisbona, quando vincemmo i playoff per andare in Champions League: ecco, lì cambiò tutto».

Jovetic “Quanti ricordi in viola”

Non posso svelarvi i segreti nostri: sennò a Firenze leggono tutto (ride ndr)… Sì, El Kaabi è forte davvero. Prima non lo conoscevo ma ha una facilità nell’andare in gol strepitosa. Trentacinque gol dicono tanto… Abbiamo tanta qualità individuale. Poi, l’organizzazione e anche il pubblico: giocheremo in uno stadio che non è il nostro, però i nostri tifosi ci saranno e in numero enorme. Questo ci aiuterà. Sarà come giocare in casa».

ESULTERÁ IN CASO DI GOL – «No, dovesse succedere non lo farei. Voglio troppo bene alla Viola, per una forma di rispetto, perché mi ha dato tanto».

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