Jacobelli: ”Perché Thiago Motta non ha ancora accettato la proposta della Juventus? In casa bianconera la situazione è chiara, il club non potrà fare spese folli sul mercato

La redazione di News.Superscommesse.it ha raggiunto in esclusiva Xavier Jacobelli. In quest’intervista, il popolare giornalista sportivo dà il suo parere sui temi più caldi della Serie A. In questo particolare estratto, Jacobelli si esprime sul futuro della Juventus e sui profili accostati alla panchina bianconera, come Thiago Motta e Antonio Conte.


Non più chiara è la situazione in casa Juventus. La società non si sbilancia sul futuro di Allegri, ma tutto fa pensare che stia per iniziare un nuovo corso nonostante la qualificazione alla Champions. Il prescelto sembra essere Thiago Motta, che tuttavia potrebbe decidere di restare al Bologna. Come si spiega questa situazione? Fino a poco tempo fa pensare che un allenatore potesse anche solo temporeggiare su una proposta della Juve pareva utopia. Eventualmente chi potrebbe essere l’erede di Allegri se non arrivasse il tecnico italo-brasiliano?

“Qualora Thiago Motta decidesse di restare al Bologna lo capirei. L’approdo in Champions League è stata un’impresa storica, a 60 anni esatti dalla conquista dell’ultimo Scudetto da parte dei rossoblù. Quello che spesso si dimentica quando si parla di Bologna è che la proprietà appartiene a Joey Saputo, che è un imprenditore molto ricco, in possesso della solidità necessaria per proporre a Motta anche un prolungamento di contratto con la garanzia di rafforzare la squadra.


Saputo ha rilevato il Bologna dieci anni fa con la promessa di riportare il club ai piani alti del calcio italiano e l’obiettivo, come attesta anche il progetto stadio, è stato centrato. Per questo non mi stupisce affatto che Thiago non abbia ancora detto sì alla proposta della Juventus. Del resto in casa bianconera la situazione è chiara, il club non potrà fare spese folli sul mercato. Un ritorno di Conte al posto di Allegri? Al momento Thiago pare essere l’unica ipotesi, per quanto riguarda il tecnico salentino seguirei con attenzione la pista Manchester United”.

Tra i motivi di maggior interesse di questo finale di campionato c’è la lotta per la salvezza. A due giornate dalla fine può ancora succedere di tutto, ma il clima è avvelenato dalla sconfitta subita dall’Inter contro il Sassuolo e la prestazione opposta prodotta dai nerazzurri contro il Frosinone, senza dimenticare il turnover massiccio applicato dalla Fiorentina a Verona. Ritiene le polemiche fondate o si tratta di dinamiche normali sul finire del campionato?

Per rispondere alla domanda mi permetta di andare alla radice del problema. Tutto nasce dall’idea di far disputare quella che io chiamo la “Supercoppa d’Arabia”, che ha letteralmente scombussolato i calendari di tante squadre, a partire dall’Atalanta che da mesi ormai è costretta a giocare ogni tre giorni. E l’anno prossimo andrà ancora peggio. La moltiplicazione degli infortuni non è un castigo divino, ma dipende proprio dall’aumento esponenziale degli impegni.

Quando andranno in vacanza i giocatori nel 2025? Qui mi aggancio per dire che non trovo nulla di strano che la Fiorentina abbia fatto un turnover massiccio prima della semifinale di ritorno di Conference League. Quanto all’Inter il discorso è ancora un altro. Penso sia normale che dopo una settimana di festeggiamenti la squadra sia entrata in campo un po’ scarica, così come bene ha fatto Inzaghi a schierare chi aveva giocato meno nel corso della stagione. Trovo quindi capziose le polemiche che stanno avvelenando la lotta per la salvezza, che resterà appassionante fino alla fine.

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