Milano chiama, Napoli risponde, diceva quando rossonerazzurri e partenopei si contendevano lo scudetto. Quest’anno non è stato così, ma nei festeggiamenti per il terzo tricolore venne fatta circolare più volte una sua foto mentre mostrava il ‘tre’. Come il numero di reti segnate una volta ai ‘Casciavit’. Parliamo di un altro calcio, di un’altra televisione, di un altro Napoli (se pensiamo a questa stagione). Era uno dei volti più celebri di ’90° minuto’.
Non solo il Napoli
Il 14 marzo 2018, giorno successivo alla sua dipartita, Furio Zara scrisse sul Corriere dello Sport: “Era una delle figure sgranate che comparivano la domenica pomeriggio, quando l’Italia era in bianco e nero e si era tutti più ingenui, con meno tasti sul telecomando ma forse -dovete crederci- più felici. Si è sempre più felici, quando si è ancora innocenti e si conosce poco della vita”.
Non solo calcio
Per chi non lo sapesse, i volti di ‘quel’ ’90° minuto’ non si occupavano solo di calcio, ma erano corrispondenti dalle sedi regionali della Rai. E così lui ebbe a che fare anche con ‘altro’ (…). Basti pensare a Giorgio Bubba da Genova, il quale venne minacciato dalle Brigate Rosse dopo il rapimento del giudice Sossi. Se ne andò ventidue giorni dopo quel 14 marzo.
Napoli, 10 maggio 1987
Il Napoli conquistò il primo scudetto due giorno dopo il suo cinquantatreesimo compleanno. Negli ultimi minuti di quella partita con la Fiorentina era collegato con Domenica In condotta da Raffaella Carrà e disse: “Il Napoli campione d’Italia non l’hanno visto tantissimi tifosi napoletani. Salutiamoli in questo momento. Ciao ragazzi. Lo avete seguito dovunque questo Napoli, quando era solo un ‘Ciuccio’. Adesso che invece marcia e voi non ci siete più…Ciao ragazzi”. L’8 maggio 1934 era nato Luigi Necco.