L’ex dirigente del Napoli Luigi Pavarese è intervenuto a Campi Flegrei Tv. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate nella trasmissione ‘Azzurro 99’. “Una partita che lascia tutti attoniti, dopo il Monza si era sperato in bene. Soprattutto con la reazione che si era vista”.
Il Napoli visto a Empoli…
“A Empoli inspiegabile tale partita, purtroppo non me lo riesco a spiegare questo crollo perché naturalmente non vivo la quotidianità dello spogliatoio. Contro la reazione ci deve essere una reazione, è nelle corde di questa squadra, che ricordiamolo lo scorso anno ha vinto lo scudetto. Al di là degli errori fatti durante l’anno, credo che con l’amor proprio bisogna venir fuori da tale situazione”.
Chi sarà il prossimo allenatore del Napoli?
“Prossimo allenatore? Una delle cause principali di questa stagione è stata parlare proprio del futuro, togliendo considerazione e potere a chi operava nell’interesse del Napoli. Arrivando al profilo per la panchina, si tratta di una scelta che tocca al presidente. Io personalmente dico il nome di Fabio Pecchia, sta dimostrando anno dopo anno le proprie qualità”.
Errori, delusioni, nervosismi di una stagione
Di seguito alcune righe tratte dall’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno. “Si potrebbe proporre un altro approccio: i giocatori, probabilmente essi stessi in preda, come gruppo, a violente dinamiche nevrotiche (l’episodio Natan, se confermato) sono il terminale, la messa a terra delle tensioni, errori, svarioni, delirii del vertice societario. (Intendendo col termine il presidente e il suo eventuale e fantasmatico staff) “.
Se i responsabili…
Se in un qualsiasi posto di lavoro, i responsabili della baracca mostrano segni di sbandamento, è del tutto normale che tra i dipendenti si diffondano incertezza, confusione, voglia di scappare”.
Un’onesta analisi di un’annata…
Non nuocerebbe al miglioramento della situazione un’onesta analisi, da parte anche dei media, di un’annata nella quale nessun errore è stato evitato e di una situazione che, attenzione, non promette per il futuro che il metodo che ha condotto a quegli errori, sia stato davvero abbandonato. Non c’è stata alcuna vera autocritica, solo pasta e fagioli”.