Perinetti: Conte viene descritto sempre come uno scomodo, ma ha un carattere deciso sia nei confronti dei media che nei confronti della sua società. E’ molto netto, ma è molto chiaro
Manfredini, Cucci, De Maggio, Rastelli, Castellacci, Febbrari, Nista, Biazzo, Mastroianni, Specchia, Caiazza, De Core e Perinetti sono intervenuti a Radio Goal sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli per parlare del Napoli, di Conte e di altri argomenti riguardanti la squadra azzurra. Questi i loro interventi riportati da TerzoTempoNapoli.Com:
Thomas Manfredini, allenatore ed ex calciatore di Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli durante “Il calcio della sera” programma condotto da Fabio Cannavo ed Emanuele Calaiò
“Conte è uno di quegli allenatori che può cambiare la squadra totalmente, così come è stato Spalletti. A livello caratteriale e di idee ha qualcosa in più rispetto agli altri: se il Napoli punta su di lui vuol dire che ha ambizioni diverse e vuole vincere, potrebbe essere la svolta al campionato deludente di quest’anno. Conte però vuole avere delle certezze sul mercato, prima di firmare vorrà delle garanzie sulla costruzione della rosa presente e futura. La mia esperienza con Conte allenatore? E’ un vincente, ogni allenamento con lui finivi sfinito, fa della disciplina il suo credo”.
Italo Cucci, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli durante Radio Goal
“Mi aspetto un grande finale di campionato che, fino ad ora, non mi ha divertito molto. Voglio sapere perché il Napoli di Monza è sembrato il Napoli dello scudetto, se continua a giocare così così come il Bologna e la Roma mi aspetto un finale indimenticabile”.
Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal
“Conte? Sono giorni importantissimi, forse decisivi. L’allenatore ha chiesto a tutti i componenti del suo staff, alla sua famiglia e ai suoi amici più stretti la massima riservatezza sul suo futuro. Se Conte non dovesse accettare l’offerta del Napoli non ci sarà un piano B, ma un piano C: Ciccio Calzona”.
Massimo Rastelli, allenatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante Radio Goal
“Al di la della bravura e delle qualità individuali del difensore, il calcio è un gioco di squadra e quindi la difesa dev’essere organizzata insieme. La ferocia che vedevamo l’anno scorso nella recupero della palla non si vede più, l’esempio è quel famoso video di un Sassuolo-Napoli dell’anno scorso, questo non c’è più. Ho visto quasi tutte le partite del Napoli quest’anno, ho avuto la sensazione che questo gruppo non ha più la cura dell’attenzione e del dettaglio: le prestazioni della squadra dell’anno scorso si sono viste raramente quest’anno”.
Enrico Castellacci, medico, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Quando ci sono diversi infortuni muscolari bisogna andare a cercare le cause. Cambiando gli allenatori e i preparatori possono esserci delle problematiche che bisognerebbe evitare. Nel Napoli i diversi preparatori hanno provato a minimizzare i danni fatti. Non è vero che si gioca troppo. E’ chiaro che, sia a livello di club che di nazionale, le partite sono tante e le strutture fisiche possono non reggere. E’ difficile individuare una sola causa dei diversi infortuni. Ci vogliono almeno 72 ore di riposo per poter rigiocare, le micro lesioni muscolari guariscono in quel lasso di tempo e se non c’è recupero il muscolo va in sovraccarico e sei soggetto ad infortuni”.
Luigi Febbrari, preparatore atletico, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Troppi infortuni muscolari? E’ un problema enorme che tutti hanno provato ad affrontare in maniera seria. Qualcuno definisce il problema semplice, ma io non la penso così. I momenti di recupero sono dei momenti allenanti e chi fa le coppe non recupera. Ci vogliono almeno 72 ore di riposo per poter rigiocare, ma è un problema che riguarda tutto il mondo. Bisognerebbe capire cosa sia successo dal primo al terzo preparatore del Napoli, non so se ci sia stata una comunicazione tra i vari preparatori. Se uno usa un sistema di allenamento per la forza che non è congeniale e chi arriva dopo lo stravolge allora diventa un problema”.
Alessandro Nista, preparatore dei portieri, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“I troppi infortuni muscolari? Ogni preparatore ha una sua idea ed una sua metodologia e nell’arco della stagione cambiarne tre non è auspicabile. Per ogni portiere serve un lavoro a sè, il discorso è legato a quelle che sono le caratteristiche fisiche di ogni portiere e cercare di portare avanti un’idea di lavoro condivisa dal gruppo portieri. Bisogna avere però sempre un occhio di riguardo per quelle che sono le caratteristiche. Meret aveva delle esigenze diverse da quelle di Ospina e nel limite del possibile facevo due lavori diversi con loro. Portieri italiani? C’è stato un periodo che qualche difficoltà si è incontrata per i profili di squadre di un certo livello. L’ultima generazione, quella che si sta consolidando con Donnarumma e Vicario, ci dice che riabbiamo una nuova linfa ed un gruppo di portieri giovani che sono pronti per profili di alto livello”.
Salvatore Biazzo, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Mi aspetto un gran finale di stagione dal Napoli, la vittoria per ricominciare è arrivata a Monza e la squadra ha dimostrato di avere i cosiddetti attributi. Ho visto meno errori domenica rispetto al passato, il Napoli m’è piaciuto ed è stato divertente. Ma ho avuto la sensazione che si siano divertiti per primi i calciatori stessi”.
Dario Mastroianni, telecronista DAZN, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Napoli-Frosinone? Sarà una partita diversa rispetto a quella di Coppa Italia. Il Frosinone, dopo la vittoria al Maradona, ha trovato qualche difficoltà di troppo. Mi aspetto un Napoli che abbia voglia di fare pace con la sua gente, lo 0-3 contro l’Atalanta s’è fatto sentire anche nel primo tempo di Monza. M’aspetto un Napoli spumeggiante insomma. In Italia non esistono partite facili, il calendario della Roma però è più complicato rispetto a quello del Napoli in vista della qualificazione alle prossime competizioni europee. Non si possono fare calcoli, il Napoli deve pensare a sè stesso e alla fine della stagione si potrà guardare la classifica”.
Paolo Specchia, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“Saranno eloquenti ed indicative le prossime due gare del Napoli che sono abbordabili, quanto meno sulla carta. Se il Napoli fosse quello del secondo tempo a Monza non avrei dubbi a dire che ci sono grandi speranza per un finale di stagione importante. Il Napoli ha tutte le possibilità di fare bene, ma non vorrei rivedere il primo tempo di Monza, perciò non sono molto positivo e la speranza è l’ultima a morire. Dendoncker? Non so come sia fatto, l’ho intravisto una mezza volta”.
Salvatore Caiazza, giornalista de Il Roma, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
”E’ una stagione no per il Napoli che si può recuperare, però, in sette partite. Il Napoli deve provarci fino in fondo, soprattutto per quei tifosi che domenica erano a Monza e che domenica riempiranno il Maradona. Qualche calciatore andrà via e deve dimostrare in queste sette partite di essere ancora bravo. Dendoncker? Se va a fare shopping in giro per Napoli nessuno lo riconosce. Ha giocato 21 minuti e basta, nessuno lo ha mai visto”.
Francesco De Core, direttore de Il Mattino, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal
“Conte? Il piano per portarlo a Napoli c’è, bisognerebbe capire quali siano le richieste dell’allenatore. Conte vorrebbe tornare ad allenare in Italia, non gli è piaciuto restare un anno fermo e poi c’è un tema di geografia calcistica. L’Inter va a gonfie vele con Inzaghi, Pioli ha ripreso quota, la Juventus punterebbe su Thiago Motta in caso di addio di Allegri e la Roma confermerà De Rossi. Il Napoli ha tutte le carte in regola per sedersi al tavolo con Conte. Conte è una persona molto seria nella gestione delle trattative, è fondamentale il buon rapporto che ha con De Laurentiis”.
Giorgio Perinetti, direttore tecnico dell’Avellino, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli
“In Italia siamo abituati a parlare sempre al netto degli stipendi, ma all’estero se ne parla al lordo e questo può far scalpore se si sentono certe cifre. Conte? Con lui ho fatto un percorso, gli ho dato delle possibilità e sapevo fosse un predestinato. Non voglio creare equivoci, la famiglia Conte mi è stata vicinissima alla mia recente disgrazia, soprattutto la moglie. Quindi i nostri discorsi vertono su altri concetti e non parliamo di calcio. Io però faccio delle valutazioni,
Conte viene descritto sempre come uno scomodo, ma ha un carattere deciso sia nei confronti dei media che nei confronti della sua società. E’ molto netto, ma è molto chiaro. Non è vero che chiede sempre i campioni. Quando vinse a Bari aveva una squadra che era un’outsider. A Siena la stessa cosa, vinse ma non da favorito. Poi alla Juventus arrivò con una squadra che arrivò settima in Italia. Ha vinto al Chelsea, all’Inter e non è vero che chiese giocatori stratosferici. Conte vuole partecipare alla costruzione della squadra, ma non è uno che impone le sue idee.
Metodi d’allenamento? Si dice che faccia faticare molto la squadra e su questo sono anche d’accordo e l’allenamento dev’essere mirato perchè oggi si gioca ad alta intensità. E’ un passionale, Napoli e Roma sono piazze che per lui sarebbero un punto d’arrivo. Il calcio italiano gioverebbe del suo ritorno in Italia. De Laurentiis? Mi ha lasciato qualche perplessità ultimamente, ma uno che pendeva dalle labbra di Benitez potrebbe fare lo stesso anche con Conte. L’avventura Napoli può stuzzicare Conte dal punto di vista emotivo, chi lavora per il Napoli sa che è una sorta di missione e non solo un lavoro, poi la squadra può essere rinforzata e può essere molto attirato dalla proposta di De Laurentiis”.