Il Napoli ‘dai due volti’ visto domenica scorsa a Monza: di seguito alcune righe tratte dall’edizione odierna di Repubblica. “Patti chiari, amicizia lunga. «Non voglio vedere mai più il calcio inaccettabile del primo tempo di Monza». Non si tratta di un atto di accusa”.
Calzona e lo spogliatoio del Napoli
“Perché tra Francesco Calzona e lo spogliatoio il rapporto è molto buono e nessuno conosce meglio del tecnico calabrese le difficoltà con cui i giocatori del Napoli hanno dovuto fare i conti nei mesi scorsi, durante le gestioni a dir poco sofferte di Rudi Garcia e Walter Mazzarri”.
Niente più alibi per i giocatori
“Ma il tempo degli alibi è ampiamente scaduto e ora bisogna guardare avanti, cercando di salvare almeno la faccia nelle ultime sette partite del campionato. Ma la porta difesa da Meret non rimane imbattuta da gennaio e la squadra non è mai riuscita a vincere tre gare di fila dopo lo scudetto. Per questo serve un altro salto di qualità e va fatto subito, invertendo finalmente la tendenza”.
Conte
Di seguito altre righe tratte dall’edizione odierna del Corriere dello Sport. “L’ombra di Antonio Conte, l’allenatore che ha la media punti più alta nella storia della Serie A (2,26 a partita in 6 stagioni da fenomeno), fuori dai giochi ormai da tre stagioni, aleggia un po’ ovunque. Da Torino, dove tornerebbe da ex, alla Capitale, fino a Napoli”.
Ma in caso di una clamorosa qualificazione in Champions del Napoli…
Anche sul golfo il nome dell’ex ct fa dei giri immensi e poi ritorna, spesso, nei pensieri di De Laurentiis. Che si è affidato a Calzona dopo gli esoneri di Garcia e Mazzarri: il commissario tecnico della Slovacchia ha un accordo fino alla fine stagione ma se portasse gli azzurri in Champions con una clamorosa rimonta potrebbe anche cambiare il suo destino”.