Fonte foto: www.corrieredellosport.it

Realizzò l’ultimo gol in Serie A in Napoli-Torino del 16 febbraio 1992, con la maglia granata. Lui che al suo arrivo nel capoluogo sabaudo incarnò subito lo spirito del ‘vecchio tremendismo’. Il Toro è qualcosa che ti entra dentro e non ti lascia più, ma Napoli ti resta nel cuore. Quella di stasera è sicuramente una partita speciale per Luca Fusi, che nel 1990 venne acquistato dal club piemontese dopo un biennio a ‘Città nuova’.

Una vita da mediano

Scrivono di lui Dario Sarnataro e Giampaolo Materazzo nel volume ‘Il Napoli dalla A ala Z’: “Appena due stagioni nel club partenopeo ma con successi storici, ovvero la Coppa Uefa nel 1989 e lo scudetto del ’90…Esempio di umiltà, giocatore silenzioso eppure di estrema utilità nell’economia del gioco. Dopo il secondo tricolore della storia del Napoli viene ceduto, troppo presto, al Torino, dove vincerà una Coppa Italia…”.

Dal Napoli al Torino, da Soccavo al Filadelfia

Quando l’estate scorsa uscì la notizia della riqualificazione del centro Paradiso di Soccavo, siamo sicuri che le emozioni toccarono in maniera particolare anche Luca Fusi. E a lui forse più del solito, considerato che da giocatore del Toro si allenava in ‘quel’ Filadefia dove assaporava l’appartenenza e l’orgoglio di quello che è stato, ma anche la rabbia quando qualcuno voleva mettere da parte la storia.

Quel centrocampo del Napoli

In occasione del terzo scudetto del Napoli, il Corriere dello Sport ha riproposto le edizioni di alcuni successi del club partenopeo. Nella gara di ritorno a Stoccarda del 17 maggio 1989 il compianto Giuseppe Pistilli diede 8 a Luca Fusi, commentando: “E’ un centrocampista che si nota poco, forse perchè è di statura ridotta. Ma ha senso tattico ed umiltà da vendere. In questa circostanza si è applicato a Sirguvinsson, che non è certo l’ultimo arrivato, anzi”.

Quel 29 aprile 1990

In occasione del secondo tricolore della storia partenopea, del mediano nato a Lecco -anche se concluse la stagione in panchina Rino Cesarano scrisse: “Fusi era tra quelli che trascinava il tricolore a fine partita insieme a Zola. Gioiava come un bambino, una sensazione nuova per lui”.

Il Toro

Dopo il biennio a Napoli, quattro anni sulla sponda granata del Po. Se è facile pensare al 1992 solo per la finale di Coppa Uefa (lui andò a segno nella finale di ritorno al Delle Alpi contro il Real Madrid), non va dimenticato che in quella stagione il Torino fu la miglior difesa della Serie A, nonostante l’imbattuto Milan. E la Coppa Italia del 1993, l’ultimo titolo della storia torinista, Luca Fusi la sollevò da capitano. Più di una volta, rilasciando delle dichiarazioni a Tuttosport (come nell’aprile 2020 ad Alessandro Baretti), ha raccontato l’orgoglio di vestire ‘quella maglia’. Ma senza dimenticare Napoli, il Napoli e Diego.

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