La Juventus esce sconfitta dallo Stadio Maradona. Cade sotto i colpi di Kvaratskhelia e Raspadori. Quest’ultimo già decisivo lo scorso anno a Torino. Il goal allo Stadium, di fatti, rese il Napoli sicuro della vittoria del campionato. Esordio molto sfortunato, nel match di ieri sera, dello juventino Nonge. Il classe 2005, quindi appena diciottenne, è entrato in maniera scomposta su Osimhen in area bianconera. Inevitabile il rigore, di per sé solare, anche se Mariani ha dovuto attendere l’intervento del VAR per assegnarlo. Il ragazzo, fatto entrare coraggiosamente da Allegri, ha voluto assumersi tutta la responsabilità della sconfitta. Lo ha fatto con un commento sul proprio profilo Instagram.
Juventus: Nonge su Instagram
Joseph Nonge, diciottenne belga, originario della Repubblica del Congo, è stato lo sfortunato protagonista della serata del Maradona. Suo l’intervento su Osimhen che ha portato al rigore a favore del Napoli. Il penalty, tra l’altro, è stato calciato davvero male dal nigeriano. Tuttavia, sulla respinta di Szczesny, Raspadori, ancora una volta uomo del destino, ha ribadito in rete. Il giovanissimo centrocampista della Juventus, sul proprio profilo Instagram, ha voluto assumersi tutta la responsabilità della sconfitta esterna ed ha scritto: “Ho commesso un errore, mi assumo tutta la responsabilità. Chiedo scusa ai miei compagni di squadra e ai tifosi, grazie per il vostro supporto. Tempo di resettare e rimanere concentrati sulla fine della stagione”.
Qualche osservazione. Grande maturità di questo ragazzo molto giovane chiamato in causa da Allegri in un match complicato. Poi va dato all’allenatore bianconero di avere coraggio, in Italia si tratta proprio di coraggio, in alcune scelte come quella di far giocare senza timore alcuno giovani provenienti dalla Next Gen. Sotto questo punto di vista, il modello Juventus sta dando buoni risultati che potrebbero diventare ottimi nel prossimo futuro. Ritengo che tale modello debba essere seguito da altre società soprattutto nell’ottica di un calcio sostenibile.