Ricordiamo il Napoli di Marcello Lippi per l’ultimo miglior piazzamento del ‘vecchio’ Ciuccio prima del fallimento e per la tigna di quei giocatori, di una squadra che riuscì a qualificarsi per l’Europa nonostante la crisi finanziaria e gli stipendi non pagati per alcuni mesi. Dovremmo non dimenticare quella stagione anche per un altro motivo. Il 27 febbraio 1994 il tecnico viareggino, a Fuorigrotta contro il Cagliari, faceva debuttare in Serie A e con i ‘grandi’ partenopei Imbriani.
A 13 anni nel vivaio del Napoli
Scrivono Dario Sarnataro e Giampaolo Materazzo nel volume ‘Il Napoli dalla A alla Z’: “A tredici anni entra nel vivaio e si entusiasma perché di lì a poco si allenerà a Soccavo con i ‘miti’ Maradona e Careca. Il 15 febbraio del 2013 un male incurabile ce lo porta via, ad appena trentasette anni. Il fratello Gianpaolo prosegue, con la onlus ‘Imbriani non mollare’, la ‘missione’ del fratello:<<L’associazione ha lo scopo di diffondere i valori di lealtà sportiva e di antirazzismo che hanno contraddistinto la figura di Carmelo>>”.
Trentadue gare in Serie A
In Serie A Imbriani (nato il 10 febbraio 1976) disputò 32 gare, tutte con la casacca partenopea, mettendo a segno tre reti: l’ultima il 24 settembre ’95, al San Paolo contro l’Inter: una vittoria, quella del Napoli, che costò la panchina nerazzurra a Ottavio Bianchi.
Tra Serie B e Coppa Italia
Nel campionato cadetto vestì -anche- le maglie di Genoa, Cosenza e Catanzaro. In Coppa Italia Carmelo scese in campo dodici volte, realizzando due gol. Il maggio maggio dello scorso anno, il sottoscritto pensò anche a lui.