L’ex portiere (anche) di Napoli e Barcellona, Pepe Reina, ha parlato a Prime Video Sport prima del match di Champions League: “A Napoli il sorriso della gente, l’umore della gente, è diverso: io l’ho vissuto perchè ti entrano dentro il cuore, penso che il passare e vivere Napoli solo ti fa bene perchè la gente è solare, la gente ti dà una mano: a me arrivava il pesce, mi arrivava la frutta, mi arrivava tutto a casa che perchè la squadra aveva vinto, in modo anche di portafortuna si continuava ad avere questa mania, questa follia”.
Napoli, passione e pressione
“A Napoli la pressione c’è, ti tocca: non è che la senti che ti tocca perchè è pane e calcio la città, l’umore lo senti diverso quando la squadra vince, la città si muove di più ed era per questa felicità si metteva un 5% extra per accontentare tutti. Xavi via? Lui ha deciso così, mi ha demoralizzato un po’ perchè. Superstizione del pieno alla macchina? Inizia a Liverpool, io mi rendo conto che in un paio di partite che l’avevo fatto la squadra vinse e lasciammo la porta inviolata. A me non costa nulla perchè il campo è vicinissimo al benzinaio, mi guardava un po’ stranito però. Per preparare una partita tu magari devi fare certe cose, e questo ti dà la tranquillità e da quando l’arbitro fischia tu dici “Ok ho fatto già tutto siamo pronti”.
Zielinski, Osi, Kvara…
“Chi porterei in giro in vespa con me? Zielinski per me è un giocatore diverso, quello con più qualità, quello con più passo, è un giocatore che a me è sempre piaciuto. Se dico Osimhen siamo buoni, direi gente che possa avere la sicurezza di puzzare di calcio, quello è per me la cosa importante di un giocatore. Kvaratskhelia mi sembra un giocatore sicuramente che fa la differenza, a Barcellona Yamal è un giocatore che avrà un futuro spettacolare. Farei un mix e facciamo un giro tutti insieme”.