Fonte foto: www.lacnews24.it

Francesco Calzona, neoallenatore del Napoli, si è presentato alla conferenza stampa di presentazione sua e della gara Barcellona Napoli. Con lui anche capitan Di Lorenzo. Di seguito le loro parole.

Calzona ringrazia

“Volevo iniziare ringranziando la federazione slovacca nella persona del presidente Kovacic perché mi hanno permesso questa posssibilità di venire a Napoli. Il merito è loro e dei giocatori, ringrazio anche il popolo slovacco perché mi ha manifestato grande stima”

Calzona spiega da dove si ricomincia

“Si riparte da oggi, si resetta tutto. Si inizia un nuovo cammino, ho trovato una squadra che si è messa subito a disposizione. Poche parole, perché abbiamo bisogno di fatti, per cui ci siamo intrattenuti pochissimo e poi siamo andati subito in campo”

Cosa chiede al pubblico?

“Il pubblico di Napoli è speciale, ma più che chiedere un aiuto a loro il compito è nostro di renderli orgogliosi e felici con le nostre prestazioni e i risultati da qui in avanti.”

Le condizioni di Osimhen

“Si è allenato con la squadra, non è stata una seduta lughissima ma si è allenato a pieno ritmo. Sarà valutato come il resto della squadra domani dopo l’ultimo allenamento”.

Come affrontare il Barcellona

“Un allenatore può cambiare poco ma non abbiamo tempo. Dobbiamo accelerare questo processo di apprendimento. Ai giocatori ho detto che non abbiamo più scusanti, dobbiamo migliorare la nostra prestazione in questo momento. Il Barcellona è tra le squadri più forti in Europa. Noi non abbiamo paura perché siamo il Napoli, ma nessuno può nascondere che giocano grandissimi giocatori e hanno un top allenatore”.

Il gioco di Calzona tra Sarri e Spalletti

“Ho lavorato con tre grandi allenatori, perché includo anche Di Francesco che mi ha insegnato tantissimo. Ho appreso tantissimi concetti che chiaramente mi aiuteranno nel mio prosieguo. Poi ci metterò del mio ma per me sono stati tre allenatori importanti”.

Di Lorenzo sulle responsabilità dei calciatori

“Sicuramente quando si cambia allenatore per la terza volta c’è qualcosa che non va e la situazione non è bella. Però la squadra è cosciente della situazione e sa che deve dare di più . Ci metteremo subito al lavoro con il nuovo mister per uscire da una situazione che non ci vede contenti. I responsabili sono tutti, lo siamo noi giocatori che andiamo in campo. La squadra è cosciente di questo e sta andando il massimo per uscire da questa situazione”.

Calzona e il debutto col Barcellona

“Sono contento, sono arrivato in tangenziale e mi è salita l’adrenalina. Il debutto è importante, contro un avversario forte. Tutto questo però non mi spaventa perchè il Napoli è una squadra forte. Deve solo ritrovare alcuni concetti, ma è forte. Questo mi rende felice”.

Di Lorenzo: la squadra e il nuovo mister

“Sicuramente il fatto che il mister conosca tanti giocatori accelera il processo di conoscenza, questa è una cosa positiva. Il mister ci può dare tanto, in questo primo giorno è entrato nello spogliatoio con grande entusiasmo e ce l’ha trasmesso subito. Dovremmo ripartire insieme, perché è una situazione che non ci vede contenti. Ma tutti insieme uniti vogliamo fare bene. Abbiamo ancora una stagione da giocare e siamo focalizzati su questo”

Calzona su ciò che non ha funzionato nel Napoli

“Non parlavo di metodologie ma solo di convinzione. Ho detto che sono una squadra forte perché ci credo. Lo hanno dimostrato l’anno scorso e a tratti anche quest’anno. Hanno fatto bene in Champions, facendo un ottimo girone e stravincendo il campionato. Sono totalmente convinto di tutto questo”.

Che Barcellona si aspetta Calzona?

“Ho guardato il Barcellona da sportivo finora, perché quello che mi è succeso era inaspettato. E’ una squadra forte, oggi abbbiamo guardato tante cose di loro. Mi aspetto una gara dura, ma noi vogliamo vincerla perché la nostra mentalità quella di vincere contro ogni avversario che abbiamo di fronte”. 

Contatti tra Calzona e ADL?

“Non mi ha mai contattato nessuno, ho parlato con la società solamente domenica. Il presidente non è contento della situazione, mi ha chiesto di credere fermamente ai nostri obiettivi, di andare avanti in Champions e di arrivare ad un posto che ci possa qualificare alla prossima Champions”.

Di Lorenzo sulle richieste del mister

“Come già detto il mister di è presentato con grandissimo entusiamo e questo ce l’ha trasmesso sin da subito. Forse ultimamente avevamo perso quell’entusiasmo che ci ha contraddistinto l’anno scorso. Dovremmo da domani essere di nuovo quella squadra spensierata che gioca la partita con coraggio. Perchè quanto affronti queste squadre in queste notti devi essere spensierato e giocare con coraggio. Avremo domani davanti una grandissima squadra e il cambio di allenatore ci può portare a svoltare. Questo lo vogliamo tutti, i tifosi, la squadra è cosciente della situazione, daremo il massimo”.

Calzona sulla ricetta per vincere

“Come ho detto serve giocare con spensieratezza, avere la mente libera può aiutarci. Si fa questo mestiere per giocare partite come queste, dovremmo affrontarla al massimo del nostro potenziale e delle nostre forze. Giochiamo in casa, questo può darci un’ulteriore spinta”.

Calzona firmerebbe per un pari?

“Assolutamente no, noi siamo il Napoli. Questa è una squadra forte, giochiamo in casa. Non accetto assolutamente un pareggio prima di giocare la partita, se poi il Barcellona sarà così bravo a costringerci a al pari tanto di cappello. Ma noi vogliamo giocare per vincere”.

Calzona contento domani se…

“Se i giocatori faranno quello che gli chiedo per buana parte della partita sarò felice, mi faranno capire che credono alle mie idee che ancora non abbiamo avuto il tempo di metterle in pratica. Sarebbe un grandissimo risulltato. Se la squadra farà questo può raggiungere risultati importanti. Gli ho chiesto di essere squadra nella due fasi, già questo mi basterebbe. Non accetto giocatori che non partecipano alla fase difensiva e che si sentano esonerati da questo atteggiamento tattico. Se faranno questo sarò fiducioso e contento”.

Di Lorenzo e i tifosi

 “Ai tifosi c’è poco da dire, anche nell’ultima partita ci hanno incitato fino in fondo e poi giustamente ci hanno fischiato perché non sono contenti dell’andamento. I primi a non essere contenti siamo noi. Alla squadra non è mai mancato l’impegno, nel calcio si sa è così delle volte uno riesce a fare risultati positivi e altre negativi. La squadra però ha sempre dato tutto, non mi sento di dire niente ai tifosi. Daremo tutto domani perchè si meritano una notte bella. Questa partita potrebbe cambiare tante cose, lo sappiamo. Faremo il massimo per fare una grande partita”.

Come giocherà Calzona?

“A me piace giocare 4-3-3, però non mi lego ai moduli. Cerco di sfruttare le caratteristiche dei giocatori. La squadra è stata costruita in un certo modo, io di questo ne terrò conto perché è giusto così. Del Barça ho visto da spettatore una, due partite. Ho seguito quella di campionato, specialmente l’ultima. E’ una squadra forte, ha grandi giocatori, poi stimo tantissimo l’allenatore”.

Su Sarri e Spalletti

“Per me è stata una grande fortuna avere questi due grandissimi allenatori che mi hanno insegnato tantissime cose. Hanno caratteristiche diverse, ma questo mi ha arricchito ancora di più. Due allenatori con grandissima personalità, diversi per il lavoro sul campo. Con Spalletti sono stato solo un anno, ma è stato molto intenso e di grandi insegnamenti. Mi dispiace non avere avuto il tempo di sentirli, è successo tutto troppo in fretta.”

Di Lorenzo sui vecchi ed il nuovo mister

“Ci tengo a ringraziare mister Mazzarri, ci siamo sentiti. Quando si cambia un allenatore è una sconfitta per tutti, per tutto l’ambiente Napoli. Di questo ci dispiace molto, però abbiamo reagito da professiosti. Già da oggi ci siamo messi a disposione con entusiasmo e disponibiltà del nuovo mister, poi ci sarà tempo per lavorare tempo. Domani sera cercheremo di mettere in campo quel poco che il mister ci ha trasmesso per fare una grandissima partita”. 

Calzona sull’identità della squadra

“Se questo non succederà, vuol dire che ho fallito. Non riesco a sopportare che le mie squadre non siano ordinate e non abbiamo una certa mentalità. Abbiamo l’aggravante che oltre a dare una mentalità dobbiamo fare anche risultati. Questo ci può mettere un po’ di pressione. Ho però detto ai ragazzi che non devono pensare a questo,  devono pensare a quello che facciamo in allenamento, avere la testa libera, a pensare a divertirsi perché si chiama gioco del calcio. Se facciamo questo possiamo fare bene”.

Il Barcellona nuovamente dopo due anni

“Non è cambiato tantissimo nell’atteggiamento che aveva due anni fa. Nel 2024 hanno passato un momento di difficoltà, hanno subito più gol ma non cambia niente. Hanno lo stesso allenatore e soliti concetti. Non credo che dal punto di vista tattico possano esserci novità dal Barcellona passato.”

Su Traoré

“Oggi abbiamo fatto un allenamento prettamente tattico, è un giocatore che ci conto ma non solo su di lui. I giocatori mi dovranno dare indicazioni durante gli allenamenti, in base a quelli io sceglierò. Per domani gli allenamenti saranno due, oggi e domani mattina, e saranno indicativi. Sappiamo tutti che Traoré è stato tanto tempo fermo. Non è al 100%, ma è un giocatore che ci conto non so se dall’inizio o in corsa”.

Hamsik nello staff?

 “Il presidente vuole migliorare la situazione attuale, non mi ha messo nessuna pressione però so cosa vuol dire per una società il mondiale per club. Il presidente è stato molto gentile e tranquillo, non mi ha messo nessuna pressione. Hamsik? Volevo fortemente che venisse, solo che gestisce un’Accademy importante e in così poco tempo non è riuscito ad organizzarsi. Ma mai dire mai, perché Hamsik insieme a Maradona credo siano i giocatori più amati a Napoli. E’ un ragazzo fantastico, collabora con me nella nazionale slovacca. Sono felice molto della sua colloborazione, gli ho dato spazio in campo ed è davvero molto bravo”.

Di Matteo arriva al Chelsea e vince la Champions, Faye alla Costa d’Avorio e vince la Coppa d’Africa. Calzona crede nei miracoli? 

“Sapevo di queste statistiche e non gli do molto peso. Io credo fortemente in questa squadra, non lo dico perché lo devo dire. Penso più alla mia squadra che all’aversario perchè penso che sia in grado di vincere tante partite. Lo vogliamo volere e sarà questa la chiave per il futuro: volere!”.

Alle 20:03 è terminata la conferenza

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