Fonte foto: www.calcionow.it

Il presidente del Napoli, Aurelio De Lurentiis, ha parlato inoltre dell’argomento legato alla panchina del club partenopeo. Anche di Thiago Motta, dopo le dichiarazioni dell’agente dell’attuale tecnico del Bologna che nella giornata di ieri ha annunciato che l’ex centrocampista non allenerà gli azzurri, nel caso in cui dovesse arrivargli un’offerta: “Non ho letto le dichiarazioni di Canovi. Thiago Motta era nella lista dei nostri eventuali allenatori, da Napoli, ma già in una conversazione di circa 6 ore avuta a Roma nei mesi scorsi, mi ha detto che puntava ad allenare squadre fuori dall’Italia. Quando vai a fare una scelta di prendere un allenatore, questa è una scelta bilaterale”.

Ci sono club più blasonati del Napoli…

“Luis Enrique è venuto qui a parlare, poi ha scelto il PSG. Ci sono club più blasonati del Napoli, questa è la realtà.

Il problema legato al mio carattere, che ogni tanto viene fuori, non c’entra. A volte leggo che De Laurentiis è un tuttologo, che è un presidente troppo presente. Chiariamo una cosa, io faccio l’imprenditore, e l’imprenditore si occupa della sua impresa. Ho fatto tutta la gavetta nel cinema, prima di diventare un produttore e mi occupo di tutto quello che riguarda l’uscita di un film. Io voglio capire se ci sono dei problemi, per poter intervenire rapidamente”.

Quando ADL prese il Napoli

“Quando ho messo i 37 milioni per prendere il Napoli li ho messi di tasca mia, facendo gli assegni circolari. Quando decido di fare appartengo al mondo del fare, non del far fare agli altri. Poi lascio spazio ai miei collaboratori e al Napoli ne abbiamo tanti. Meluso è una persona di tutto rispetto, fossi in lui vi avrei già mandato al quel paese per ciò che avete scritto. Sono state dette delle fregnacce”.

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