Casini: ”Esportare questa competizione è un tentativo iniziato già negli anni ’90 con la prima partita a Washington – L’Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento, già diversi anni fa”
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, da Riyadh fa un primo bilancio sulla Final four della Supercoppa italiana e svela – come riporta Sport Mediaset – anche un nuovo progetto su cui la Lega di Serie A sta lavorando per esportare il calcio italiano oltre i confini nazionali.
Casini: “Una giornata intera di campionato all’estero? È una cosa che stiamo valutando”
“Una giornata intera di campionato all’estero? È una cosa che stiamo valutando, con pro e contro. Il primo, ovviamente, è relativo ai tifosi che potrebbero perdere una giornata. Il luogo sarebbe da determinare. E tra l’altro al momento non sarebbe possibile senza autorizzazione di Fifa e Uefa”.
Dichiarazioni che da una parte aprono le porte a un nuovo scenario e dall’altra lasciano intuire che c’è ancora molto su cui lavorare nell’eventualità. Nel frattempo, dunque, meglio concentrarsi sul presente e sul nuovo format della Supercoppa italiana
“Esportare questa competizione è un tentativo iniziato già negli anni ’90 con la prima partita a Washington – spiega Casini – l’Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento, già diversi anni fa e guardando quello che il Paese sta facendo in prospettiva di Expo 2030 e dei Mondiali 2032 era un momento importante esserci. Come Serie A, non chiediamo solo al mercato arabo. C’è la possibilità di creare visibilità e relazioni non solo commerciali ma che diventano diplomatiche. Il mercato arabo ci chiede quello che mi pare sia avvenuto: portare la tradizione, la notorietà e il talento del calcio italiano”.
Casini sulle Final four
“Le Final four? Le società mi dicono che sono molto soddisfatte – continua Casini -. Tenuto conto che è la prima volta che sperimentiamo questo format, siamo soddisfatti di come è andata. Tutto poi ovviamente si può migliorare. La scelta fatta negli anni scorsi aveva una logica e in questo senso per il futuro gli Stati Uniti potrebbero essere un luogo in cui avrebbe senso andare, pensando agli investimenti per i Mondiali 2026. Poi c’è l’India dove non andremo a giocare a cricket, ma è un mondo nuovo e abbiamo avuto lì un campione come Del Piero che ci ha provato a giocare. In assemblea non ne abbiamo ancora parlato, ma non sottovaluterei anche l’Italia dove sperimentare dei luoghi in Final four”.
Conclude Casini