Victor Osimhen

Osimhen, proprio alla vigilia della partita contro la Roma, ha rinnovato il contratto fino al 2026. Il nigeriano percepirà 10 milioni a stagione. La clausola rescissoria, poi, ammonta a 130 milioni di euro. Indubbio che, nel prossimo Giugno, big europee e squadre arabe busseranno alla porta di Aurelio De Laurentiis per accaparrarsi le prestazioni dell’attaccante. Tuttavia, proprio De Laurentiis, in virtù del suddetto rinnovo, avrà maggiore forza contrattuale. Termina così una telenovela inscenata da Roberto Calenda, procuratore di Victor, ed Aurelio De Laurentiis fatta di una decina di incontri tra Dimaro, Castel di Sangro, Napoli e Roma. Non sono mancati i colpi di scena e le battute a vuoto. Proprio Calenda ha rilasciato, un’intervista al Corriere dello Sport. Di seguito il contenuto.

Osimhen, i dettagli della trattativa

Trattativa estenuante? Boh, non so.

Allora lo trovi lei, Calenda, un aggettivo per definirla.  
«Storica. Sì, direi storica».  

E anche molto articolata: una storia infinita.  
«Grande lavoro, grande soddisfazione. È il riconoscimento di quanto Osimhen ha fatto e fa in campo: è un giocatore straordinario».  

Capocannoniere dello scudetto con 31 gol, Champions compresa. 
«Anche quest’anno, nonostante l’infortunio, sta segnando. A volte sembra tutto scontato e si dimentica che Victor ha trascinato il Napoli a vincere uno scudetto che mancava da 33 anni. Con i compagni ha costruito qualcosa d’incredibile».  

A quanto ammonta la clausola?  
«Il contratto è riservato».  

Osimhen nuovo Cavani?

 
C’è un pensiero diffuso tra i tifosi: un rinnovo stile Cavani. Cioè: il timore è che Osimhen sarà ceduto a fine anno.  «Victor sta bene a Napoli e vuole portarlo più in alto possibile. Lo ha sempre detto e dimostrato in campo. Abbiamo appena chiuso un rinnovo importantissimo nella storia del calcio italiano. Godiamocelo. E dimostra che certe narrazioni erano sbagliate».  

Si spieghi.  
«Sentivo dire che avrei preferito non rinnovare per portarlo via subito. Il solito giochino della colpa del procuratore: non era vero. Io rappresento Victor e punto al meglio per lui, con lui: eravamo entrambi proiettati al rinnovo sin dall’estate».

Gli ostacoli

 
Quanti viaggi ha fatto? 
«Ecco, appunto: le pare che se non avessimo voluto accordarci, sarei andato nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro più volte? Il lavoro era ben fatto, eravamo arenati su certi dettagli».  

Cosa ricorda di questi mesi?  
«Tanto lavoro, ripeto. Ringrazio il Napoli e il presidente De Laurentiis: è stato un bel match sui contratti. E alla fine siamo tutti soddisfatti».  

La storia di TikTok ha rischiato di rovinare tutto?  
«Ho sempre difeso Victor ma vorrei precisare una cosa che non mi è piaciuta: non ho mai accusato nessuno di razzismo, tantomeno Napoli. Città che amo. Quei video erano infelici, soprattutto in quel momento: Osi era triste per il rigore sbagliato a Bologna, non mi sembrava il momento di scherzarci sopra». 
 
Cosa accadrà in estate? 
«Guardi, la scorsa estate sono arrivate tante offerte, anche monstre, ma De Laurentiis voleva tenere Victor e noi ci siamo messi a disposizione. Se ci fosse stata la voglia di andare via, lo avremmo detto. E invece abbiamo lavorato, e tanto, solo al rinnovo. E la prossima estate sarà uguale: parleremo con De Laurentiis e vedremo insieme cosa fare». 

Così ha concluso il procuratore

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