Ieri è stato il fatidico giorno della sentenza sulla Superlega e tra i club che hanno detto la loro sulla vicenda c’è anche il Napoli di Aurelio De Laurentiis.
Roma è Inter hanno preso le distanze, la maggior parte non si sono ancora schierate, mentre il Napoli pare aver aperto alla questione.
Il presidente De Laurentiis ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai microfoni del Corriere dello Sport.
Sono stati inoltre toccati diversi punti interessanti: dall’allenatore post Spalletti, ai rinnovi al mercato passando infine sulle altre proprietà italiane ed ai progressi del Napoli nell’era De Laurentiis.
SULLA SUPERLEGA – “Vorrei una Serie Elite con le 7-8 squadre più forti e quelle con potenzialità. Piazze come Palermo e Bari non possono non esserci, un torneo chiuso a 14 squadre. Niente retrocessioni come in NBA. Sotto poi 2 gironi di Serie A da 20 squadre, il resto dilettantismo”.
ERA CHIARO FIN DALL’INIZIO CHE NON SAREBBE STATO SEMPLICE SIATUTUIRE SPALLETTI DEGNAMENTE – “Il primo che contattai fu Thiago Motta, non ci avevo visto male ma non se l’è sentita di prendere l’eredità di uno che ha vinto lo Scudetto in quel modo. Spalletti ha preferito uscire da eroe. Luis Enrique mi ha chiesto tantissimi soldi…”.
GARCIA E L’APOROCCIO CON IL MONDO NAPOLI – “Mi son pentito di Garcia il giorno che l’ho presentato a Capodimonte. Avrei dovuto dire: adesso se ne va. Perché uno che arriva e dice non conosco il Napoli, non ho mai visto una partita… Sarebbe bastato che avesse praticato lo stesso calcio di Spalletti. Ha preteso che mandassi via un preparatore perfetto per chiamarne uno che… Me l’avevano detto: questo t’imballa i giocatori. Sono dovuto restare a Castel Volturno da mattina a sera…”.
SULL’OPERATO DI GIUNTOLI – “Sai quanti giocatori ha sbagliato Giuntoli? Il famoso signor Kvara è una segnalazione giunta a mio figlio Edo, poi a Micheli e poi a Giuntoli. L’anno del Covid costava 30 milioni, l’abbiamo preso a 11. Le proposte di mercato sono sempre venute da Micheli”.
IL MERCATO TRA I RINNOVI DI OSIMHEN E ZIELINSKI E LA QUESTIONE ELMAS CHE STA PRENDENDO FORMA –“Con Osimhen siamo alla fase finale. Con Zielinski stiamo parlando. Lui ha detto che voleva rimanere a Napoli tutta la vita. Tra dire e fare c’è di mezzo che, essendo polacco, del sole e del mare gli interessa fino a un certo punto. Forse è abituato maggiormente a certe nebbie (Inter, ndr). Elmas? L’ho già venduto“.
LE ALTRE PROPRIETÀ ITALIANE DOVE SONO? ES IN ALCUNI CASI DOVE SONO? – “In Italia chi sono i veri imprenditori nel calcio? RedBird sta in America. L’Inter non si sa di chi sia. Chi parla a suo nome fa i conti dei bilanci che… Roma? Vorrei avere il piacere di vedere Dan Friedkin e suo figlio in Lega qualche volta”.
LA STORIA DEL NAPOLI IN ERA ADL – “Quando sono arrivato il Napoli era al 550simo posto, adesso è tra i primi 15 club al mondo. Non mi sono mai ridistribuito i guadagni, ho sempre reinvestito tutto. E quest’anno ho chiuso il bilancio con 80 milioni di utili e una riserva di 154 milioni”.