Foto: Azzurrissimo

Sosa: “La differenza tra il contatto Osimhen-Acerbi e Lautaro-Perez sta nella chiamata del VAR…. Se no, diventa il BAR”

L’Inter batte 4-0 l’Udinese nella 15a giornata di Serie A, rispondendo al successo della Juventus e riprendendosi  la vetta della classifica. Ai nerazzurri di Inzaghi basta un tempo per risolvere la prtita. I nerazzurri colpiscono un palo al 10′ con Martinez  prima di infilare tre volte la porta di Silvestri tra il 37′ e il 44′ con il rigore per un fallo su Lautaro e realizzato da Calhanoglu, un diagonale di Dimarco e la rete di Thuram.ripresa, con la rete di Lautaro Nella ripresa Martinez all’85’ completa la pratica per l’Inter.

La differenza tra il contatto Osimhen-Acerbi e Lautaro-Perez sta nella chiamata del VAR

Il rigore assegnato all’Inter e realizzato da Calhanoglu è stato paragonato all’episodio avvenuto nel turno di campionato precedente  per un contatto tra  Osimhen e Acerbi non sanzionato con un rigore a favore del Napoli. Decisione che ha suscitato molte polemiche e critiche nell’ambiente napoletano

Roberto Sosa: “Inter, la differenza tra il contatto Osimhen-Acerbi e Lautaro Martinez-Perez sta nella chiamata del VAR”

Roberto “El Pampa” Sosa, ex attaccante del Napoli, ha commentato su X l’intervento su Lautaro Martinez che ha determinato il rigore per l’Inter contro l’Udinese, paragonandolo al contatto Osimhen-Acerbi avvenuta nello scorso turno di campionato durente il match Napoli-Inter

“La differenza tra il contatto Osimhen-Acerbi e Lautaro-Perez sta nella chiamata del VAR…. Se no, diventa il BAR”

Rigorino all’Inter, Calvarese: “Richiamo VAR forzato, intensità si giudica in campo”

Giampaolo Calvarese, ex arbitro, ha commentato su Sky il rigore assegnato all’Inter contro l’Udinese:

“L’arbitro, Marco Di Bello, inizialmente sceglie di lasciar proseguire. Poi viene richiamato dal VAR Mazzoleni all’On Field Review. Il check al monitor è piuttosto lungo, e porterà all’assegnazione del rigore, poi trasformato da Hakan Calhanoglu. Il richiamo del Var in un caso come questo appare un po’ forzato: solitamente in situazioni come questa, in cui c’è un contatto alto, l’intensità viene giudicata dal campo e non con la tecnologia. Certo è che, con l’arbitro posto davanti alle immagini e in un caso di On Field Review, l’assegnazione del rigore diventa quasi inevitabile”.

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