La Juventus ancora sulle pagine di cronaca giudiziaria. Il Messaggero del Veneto scrive che i militari della Guardia di Finanza hanno fatto visita alla sede societaria dell’Udinese per acquisire documenti. Tali carte riguardano presunte plusvalenze di alcune società di calcio in seguito a compravendite di calciatori. L’indagine in questione riguarda il passaggio, nel 2018, di Rolando Mandragora dalla Juve alla società friulana per 20 mln di euro e il diritto di “recompra”.
Secondo il quotidiano veneto ci sarebbero tre ipotesi di reato nei confronti della Juventus e della società friulana: il falso in bilancio, l’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza e la dichiarazione fraudolenta mediante documenti falsi. La Guardia di Finanza ha notificato il decreto al presidente dell’Udinese Calcio, Franco Soldati, e al vicepresidente Stefano Campoccia. La stessa società dovrà risponderne in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità penale specifica delle persone giuridiche, che il magistrato inquirente ha ritenuto di iscrivere nel registro degli indagati. Atti dovuti quindi.
Il procuratore di Udine Massimo Lia ha così spiegato l’accaduto: “Un’attività dovuta, dopo che i colleghi di Torino ci hanno trasmesso gli atti di nostra competenza territoriale. Le perquisizioni sono servite ad acquisire i dati necessari a capire come, contabilmente, l’operazione sia stata gestita e accertare così se ed eventualmente quali reati contestare”.
L’avvocato Maurizio Conti, legale del presidente Soldati, ha aggiunto: “L’operazione di cessione dei diritti sportivi è regolare e tutte le ‘appostazioni’ contabili riflettono movimenti di denaro realmente avvenuti”