De Laurentiis continua a giocare d’azzardo
Aurelio De Laurentiis ha deciso di continuare a giocare d’azzardo con l’ingaggio di Walter Mazzarri. Il presidente del Napoli ricorda sempre di più quei tizi che entrano al casinò baciati dalla fortuna ma non sanno quando fermarsi. Tra le sue migliori qualità è innegabile il suo rapporto privilegiato con la dea bendata. Ma dopo aver riempito il proprio tavolo di fiches adesso gliene è rimasta soltanto una e non è affatto certo che l’abbia giocata bene. Fallire per la seconda volta con la scelta dell’allenatore potrebbe creare scenari tutt’altro che rassicuranti per il club campione d’Italia.
Mazzarri dopo il Napoli ha avuto solo annate disastrose
Walter Mazzarri dopo la stagione d’oro vissuta a Napoli non ne ha indovinata più una. Approdato all’Inter nel 2013 convinto di poter fare il salto di qualità, è rimasto sulla panchina dei nerazzurri per meno di una stagione e mezza. Dopo aver raggiunto uno stentato quinto posto il primo anno è stato esonerato l’anno successivo a metà stagione lasciando la squadra al nono posto. Nemmeno la sua successiva esperienza al Watford è stata indimenticabile. Con la squadra inglese è riuscito ad ottenere la salvezza prima di abbandonare. Le successive esperienze al Torino e al Cagliari non sono andate meglio avendo collezionato altri due esoneri. Dopo più di un anno e mezzo di inattività il presidente del Napoli ha ritenuto che fosse la scelta migliore per uscire dalla crisi attuale.
I peccati di presunzione di De Laurentiis
Se c’è una cosa che non riesce a tenere a freno De Laurentiis quella è certamente la sua presunzione. Tipico difetto degli egocentrici, quest’ultima è costata il crollo tecnico e di risultati del Napoli. Tante se ne potrebbero dire, a partire dalle promesse non mantenute declamate dopo pochi minuti dalla vittoria del terzo scudetto. Il presidente disse che nessuno sarebbe andato via, nemmeno l’allenatore, e che la vittoria della scorsa stagione sarebbe stato solo l’inizio di un ciclo. Dopo pochi giorni invece Spalletti è stato il primo a lasciare il club, seguito da Giuntoli. Kim è stato riscattato dal Bayern Monaco e sono rimasti sulla scrivania una serie di rinnovi importanti da concludere. Il primo colpo di teatro del presidente è stata la dichiarazione del mega casting per scegliere il nuovo tecnico. Ben quaranta nomi da valutare e quasi tutti di alto profilo.
La scelta di Garcia, il difensore centrale e il direttore sportivo
Più che casting è iniziata una vera e propria telenovela. Dopo i contatti con svariati allenatori che hanno declinato la proposta del presidente, la scelta è caduta su Rudi Garcia. Il tecnico transalpino esaudiva tutte le prerogative che chiedeva De Laurentiis, soprattutto l’aver accettato l’adozione del 4-3-3 come modulo. In realtà ADL chiedeva ben altro, e la colpa più grande di Garcia è stata scendere a compromessi. In particolare è sembrata subito evidente la volontà di far giocare Raspadori il più possibile per provare a valorizzarlo. Alla fine non si è riuscito a valorizzare l’ex Sassuolo e probabilmente ha perso di valore l’intera rosa nel complesso. Altra storia infinita è stata quella del sostituto di Kim. Sono stati fatti decine di nomi prima di arrivare alla sorpresa Natan. A sostituire Giuntoli è arrivato invece Meluso paradossalmente dopo la scelta dell’allenatore.
Conte, Tudor, ma De Laurentiis ha preferito Mazzarri
Dopo i numerosi fallimenti tecnici di Garcia e il tentativo del presidente di recuperare la situazione confermando il francese e trasferendosi in pianta stabile a Castel Volturno si è arrivati alla resa dei conti. Il Napoli ha perso malamente l’ultima partita di campionato contro l’Empoli al Maradona. Dopo aver ricevuto il rifiuto di Antonio Conte ed averci provato con Tudor, De Laurentiis ha deciso di ripiegare su Mazzarri. È stata fatta la solita scelta sparagnina con la convinzione che la buona stella continui a brillare sulla testa del presidente. Speriamo davvero che sia così, altrimenti ci saranno tempi duri per i tifosi azzurri. La qualificazione alla prossima Champions è vitale per il Napoli, ma c’è chi è pronto a giurare che con Mazzarri sarà difficile anche arrivare in Europa League.