Napoli Garcia
Foto: Virgilio Sport

Ormai si tratta solo di attendere l’ufficialità dell’addio a Garcia che ieri si è seduto per l’ultima volta in panchina allo stadio Maradona alla guida degli azzurri.

Con ogni probabilità, Aurelio De Laurentiis, in questo momento è più focalizzato sul successore che sull’esonero del francese. Formalizzare l’esonero, per il presidente partenopeo, è un semplice esercizio di “cinguettio”, ma risale solo a qualche settimana fa la non bella figura di un esonero solo verbale non seguito dai fatti.

Ora De Laurentiis vorrebbe avere in mano primo il sostituto per poi esporsi come già fatto in passato quando puntava tutto su Antonio Conte che gentilmente poi declinò l’investitura.

Sono diverse le testate che stanno raccontando l’evolversi della situazione ed un po’ tutte si focalizzano su Tudor.

Sulle colonne del Corriere dello Sport si legge: “La situazione, nella sua complessità, è piuttosto definita. Aurelio voleva Conte, che però ha declinato, preferisce un progetto nuovo di zecca; e così s’è rivolto a Tudor. Ha carattere, personalità, idee: tutto ciò che serve al Napoli talentuoso ma depresso di questo periodo”.

“De Laurentiis gli ha prospettato 7 mesi di contratto, fino a giugno, con opzione di rinnovo fino al 2025 a favore del club. Igor non ha accettato al buio ma neanche rifiutato: sta riflettendo, ovviamente. II Napoli è una chance enorme, è la squadra campione d’Italia, il regno di Osi e Kvara, Jack e Di Lorenzo”.

La Gazzetta dello Sport, riporta invece: “Tudor non vuole essere solo un traghettatore e chiede un contratto più lungo, il produttore deve convincersi della scelta, perché sa benissimo che in giugno ha commesso un errore scegliendo il tecnico francese che veniva dal campionato saudita. Ora torni a prendere le decisioni importanti, com’è giusto che sia, lasciando poi le responsabilità a chi ha scelto in ogni settore”.

Come sarebbe andata la giornata era già chiaro prima dell’inizio della gara.

Garcia mette in campo un undici sconclusionato. Alla lettura delle formazioni applausi, consueti per tutti i giocatori, e bordata di fischi per il mister.

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