La finale di Copa Libertadores, la competizione più importante dell’America del Sud tra Boca e Fluminense
È andata in scena questa sera la supersfida tra Boca juniors e Fluminense valida per la finale di Copa Libertadores. I due club, che hanno fatto e continuano a fare la storia del futbol dei loro rispettivi paesi non hanno tradito le attese e hanno dato vita ad una sfida vibrante dal 1′ al 120′. A spuntarla sono stati i brasiliani con un gol nell’extra time dopo l’1 a 1 dei tempi regolamentari. La sfida, come spesso capita nel continente più pazzo e magico del mondo, i due club e soprattutto le rispettive tifoserie hanno cominciato a giocarla già molto prima del fischio di inizio. Basti pensare che lo stadio scelto per la finale, ovviamente prima dell’inizio della competizione, è stato il Maracanà di Rio de Janeiro, la casa del Fluminense.
I tifosi del Boca si sono presentati in massa a Rio de Janeiro
Non è un mistero per gli appassionati di calcio la grande rivalità tra argentini e brasiliani. Complice anche la straordinaria passione dei tifosi Xeneizes si è assistito ad un vero e proprio esodo da parte di questi ultimi a Rio de Janeiro. È da qualche giorno infatti che decine di migliaia di argentini hanno praticamente occupato l’intera spiaggia di Copacabana creando una marea gialloblu. Manco a dirlo, non sono mancati scontri anche violenti tra le due tifoserie tanto che il regolare svolgimento della finale è stato in dubbio fino all’ultimo. Fortunatamente si è giocato e tutto è andato per il meglio dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Una sfida tra vecchie conoscenze italiane ed europee
La sfida tra Boca e Flu è stata anche una sfida tra vecchie conoscenze del calcio italiano ed europeo. Marcelo, Felipe Melo e Ganso per i brasiliani, Cavani, Rojo e Romero per gli argentini. Basta leggere i loro nomi per rendersi conto che si tratta di calciatori molto temperamentali ai quali scorre forte il sangue nelle vene. Come ogni classico sudamericano che si rispetti non sono mancati infatti tanti cartellini gialli e due rossi.
Anche molti giovani interessanti in campo
Oltre ai calciatori più esperti già citati sono scesi in campo molti giovani interessanti. Valentin Barco che è dato per futuro juventino, Valentini che piace invece alla Fiorentina. Oltre ai due calciatori degli Xeneizes sono scesi in campo tre pupilli della Roma, Kaua Elias, John Kennedy e Martinelli attualmente in forza al Fluminense.
Alla fine ha vinto chi più ha meritato nel corso dell’intera Copa Libertadores
Passando alla cronaca del match dobbiamo dire che a vincere sono stati i super favoriti. Se analizziamo l’andamento delle due squadre durante tutta la fase ad eliminazione diretta del torneo troviamo due situazioni opposte. Il Flu ha eliminato prima l’Argentinos Juniors poi l’Olimpia di Asuncion e in semifinale l’Internacional in un doppio derby pirotecnico. Dal canto suo il Boca è giunto in finale senza vincere nessuna delle sfide, ha ottenuto infatti solo pareggi. Per quanto riguarda la sfida di stasera, i brasiliani hanno letteralmente dominato il primo tempo passando in vantaggio con Cano al 36′. Nella seconda frazione di gioco è venuta fuori tutta la garra degli argentini che sono riusciti a pareggiare al 72′ con Advincula. I tempi supplementari però sono stati a senso unico e il gol di Kennedy al 99′ è stato decisivo. Il Fluminense ha vinto la sua prima Copa Libertadores.