Calcio

Elogio ad Udinese e Parma che fanno il bene del calcio

Il campionato di calcio italiano ha l’età media più alta tra i top cinque campionati europei. Quello che è avvenuto ieri durante due partite di Coppa Italia è quantomeno incoraggiante. L’Udinese di Cioffi e il Parma di Pecchia hanno schierato in campo due primavere se andiamo a vedere l’età media delle due formazioni. In uno sport, che in Italia diventa sempre più nemico dei giovani, non possiamo che elogiare le due società e i due tecnici in questione. Sarebbe bello e vitale per tutto il mondo del football nostrano cominciare a cambiare rotta e pensare di restituire il rettangolo di gioco a giovani e giovanissimi anche in ottica Nazionale. La crisi che sta attraversando la FIGC ormai da quasi vent’anni si è riflessa infatti anche sugli insuccessi e le mancate qualificazioni ai mondiali della nazionale maggiore.

Udinese da record con ben sei teenager schierati contro il Cagliari

L’Udinese ha schierato in campo ben sei teenager. Poco conta la sconfitta, peraltro arrivata all’ultimo minuto dei supplementari, tantissimo invece conta la mentalità di società e allenatore. Vedere Pafundi (17), Diawara (19), Pejicic (16), Nwachukwu (17), Tikvic (19) e Guessand (18) giocare, e bene, ad alti livelli è un piacere per gli occhi e un bene per il calcio. Lo stesso Pecchia ha schierato il suo giovanissimo Parma senza remore e si è addirittura qualificato contro il Lecce. Questo ci insegna innanzitutto che non è questione di coraggio far giocare i giovani ma è un modo di intendere lo sport e le sue dinamiche. In secondo luogo la lezione che ci hanno dato Cioffi e Pecchia e i loro club di appartenenza è l’importanza di sostenere i settori giovanili. È inutile girarci attorno, se non si punterà da subito sulle giovanili il football in Italia è destinato a sparire.

Il calcio in Francia, Inghilterra e Germania è uno sport per giovanissimi

Per renderci conto ancora una volta dell’arretratezza delle istituzioni del calcio italiane basta dare uno sguardo agli altri top campionati europei. In Francia, dove c’è un’età media di 25 anni, nella stagione attuale sono già stati utilizzati ben 34 teenager con minutaggi da veterani. Stesso discorso per Premier League e Bundesliga dove hanno visto il loro debutto rispettivamente 18 e 20 teenager. Per quanto riguarda la Spagna, che ha un’età media simile a quella della Serie A ci pensano proprio i club più rappresentativi a far giocare i più giovani, Barcellona in testa seguito da Valencia e Real Madrid. Insomma tra le tante pecche della FIGC c’è anche quella gravissima di non promuovere l’avvicinamento e l’avanzamento professionale dei giovani allo sport che dovrebbe rappresentare. Su questo ci sarebbe molto da dire e tantissimo da fare.

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Piero Capobianco
Piero Capobianco nato a Napoli il 1/9/1977, laurea in filosofia. Collaboratore TerzoTempoNapoli.com

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