Scusaci Dries. Tu che tanto hai amato e ami Napoli. Scusaci se quel 15 maggio dello scorso anno eravamo tutti concentrati sull’ultima di Lorenzo al Maradona. Non sapevamo ancora -o forse non lo volevamo sapere- che anche per te sarebbe stato l’explicit a Fuorigrotta. C’era anche il sottoscritto quella domenica sugli spalti contro il Genoa. Come era presente il 6 maggio 2018, giorno del tuo compleanno, quando sbloccasti la gara con il Torino una settimana dopo la delusione in riva all’Arno.
Al Franchi, dieci anni fa, il primo gol con il Napoli
Fu un brusco risveglio quello di un lustro e mezzo fa a Firenze. Ma non dimentichiamo che tu in quello stadio siglasti il primo gol in Serie A e con la maglia del Napoli, il 30 ottobre 2013. Non eri ancora titolare alla prima stagione con la casacca partenopea e quel mercoledì di dieci anni fa non avremmo mai pensato che saresti diventato il marcatore più prolifico nella storia del club azzurro. In occasione del suo arrivederci a ‘Città nuova’ Massimiliano Gallo scrisse sul Corriere dello Sport: “Non sono pochi quelli che a Napoli sono convinti che se avesse giocato di più, si sarebbe vinto lo scudetto”. Quando non potevamo immaginare che…
Ciro Mertens
Tre professori dell’Università di Napoli Federico II (Guido Trombetti, Pierluigi Rippa, Sante Roperto) gli hanno dedicato un volume (edizioni Il cuoio) con prefazione di Aurelio De Laurentiis dal titolo ‘Chiamatemi Ciro’ nel quale riportano una dichiarazione del belgasu come era nata la storia del nome Ciro: “Una sera dopo cena andammo a giocare a bowling con degli amici. Bisognava dare i nomi da inserire sul display elettronico e, per stare tranquilli, scelsero per me Ciro Martinez…”. Senza dimenticare le sue tante iniziative solidali negli anni di Napoli. E quel figlio chiamato Ciro Romeo…
[…] Mertens è stato criticato, per Insigne a volte serviva Amnesty International. Sono stati criticati tutti […]