Napoli

Il Napoli a Berlino per vincere ed ipotecare la qualificazione

La partita che il Napoli affronterà stasera contro l’Union Berlin è una di quelle partite che si possono e si devono vincere. Gli azzurri vengono da un inizio di stagione altalenante e pieno di polemiche e il match di Champions ha più di un significato. Innanzitutto vincere vorrebbe dire ipotecare la qualificazione agli ottavi di finale. In secondo luogo sarebbe un segnale di continuità dopo la vittoria di Verona. In ultima analisi permetterebbe alla squadra di affrontare col miglior umore possibile lo scontro diretto in campionato con il Milan.

L’Union Berlin viene da otto sconfitte ma va preso con le pinze

L’Union Berlin ha vinto solo le prime due partite stagionali di Bundesliga dopodichè ha conosciuto solo la sconfitta. Nonostante ciò se diamo uno sguardo alla rosa dei tedeschi non è certo da quartultimo posto in classifica in patria ed ultimo in Champions. La serie interminabile di sconfitte non ha mosso l’allenatore Fischer dalla panchina anche se in Germania si parla di ultima spiaggia contro i partenopei. L’idea fissa del tecnico svizzero è la difesa a tre. Per il resto ha sperimentato il 3-4-3 il 3-5-2 ed altre diavolerie tipo il 3-3-2-2. Oltre all’aspetto del modulo non ha mai schierato la stessa formazione per due volte dall’inizio della stagione. Ma attenzione, il calcio è strano, e nasconde insidie anche contro avversari che sembrano spacciati in partenza.

Garcia ha ritrovato un Napoli vivo a Verona

Dal canto suo Rudi Garcia dopo essere stato quasi esonerato e dopo la figuraccia contro la Fiorentina ha ritrovato un po’ di serenità grazie alla vittoria esterna di Verona. Paradossalmente a dargli una mano sono stati due infortuni di rilievo, quelli di Osimhen e Anguissa. Il tecnico francese si è visto quasi obbligato a schierare Raspadori come centravanti. Se avesse scelto Simeone sarebbe stato incoerente con le decisioni prese in precedenza, quando ha fatto giocare l’ex Sassuolo in mediana e da esterno d’attacco. Altro giocatore che ha offerto una prestazione brillante è stato Cajuste. Lo svedese ha impressionato per corsa, tecnica e capacità di inserimento in zona gol. Bocciati invece Rrahamani e Mario Rui. In particolare il kosovaro ha dimostrato di non aver recuperato ancora del tutto il ritmo partita. Ci aspettiamo di vedere Ostigard e Olivera dal primo minuto.

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Piero Capobianco
Piero Capobianco nato a Napoli il 1/9/1977, laurea in filosofia. Collaboratore TerzoTempoNapoli.com

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