Quando nel 2004 il Napoli rinasceva dal fallimento vedemmo su Sky anche le partite del nuovo ‘Ciuccio’ e nello spot pubblicitario José Altafini definì così la nuova creatura di Aurelio De Laurentiis: “…un club che vuole tornare grande come il cuore dei suoi tifosi”… Anche i supporters dell’Union Berlino sono assai passionali. E speciali. Lo scorso anno sul Guerin Sportivo Gianluca Spessot fece un pezzo dedicato ai prossimi avversari della squadra partenopea scrivendo inoltre che “nel 1997, per evitare il fallimento, i tifosi si organizzano e vanno in corteo davanti alla porta di Brandeburgo per attirare l’attenzione dei media e dei possibili finanziatori. La società si salva grazie a un contratto di sponsorizzazione quinquennale firmato con la Nike ma la situazione rimane tesa e i supporters lanciano una nuova iniziativa, rinunciando a seguire la squadra in trsasferta, pur versando il prezzo del biglietto nelle casse del club”.
Napoli nel sangue? L’Union…
I tifosi del Napoli hanno il sangue azzurro? Ancora Spessot: “Nel 2003 quelli dell’Union devono soccorrere nuovamente la squadra del cuore, raccogliendo quasi 1,5 milioni di euro grazie alle donazioni del sangue, il cui rimborso viene girato direttamente al club e permettere di ottenere la liquidità necessaria per assicurarsi la licenza federale”.
A casa
E’ ‘na casa chistu stadio, canta Nino D’Angelo. Riprendo il pezzo del Guerin Sportivo e leggo che “anche il catino che oggi ospita 22 mila spettatori ha contribuito a scrivere la storia e la leggenda di questo club. All’inizio del nuovo millennio era un impianto vecchio e malmesso. Nel 2008 più di duemila tifosi si reinventano muratori e carpentieri e costruiscono, letteralmente con le loro mani, la nuova casa dell’Union. Alcuni sacrificano le ferie dell’intero anno e si parla di 14 mila ore di lavoro volontario”…
P.S. Come finirà Union Berlino-Napoli? Non ce ne vogliano i supporters partenopei, ma siamo sicuri che la sfida della…passione siamo sicuri terminerà con un bel pareggio.