Dopo sole 5 giornate di campionato, ed alla vigilia della sesta, a Napoli sembra essere passato un secolo dopo l’addio di Spalletti e l’arrivo di Garcia.

Il nuovo allenatore del Napoli ha prima dovuto scontrarsi con gli scettici al suo arrivo, ma questo era pronosticabile, quello che forse non era pronosticabile era l’accoglienza nello spogliatoio.

E’ ovvio che i campioni d’Italia fossero particolarmente legati al loro condottiero e guida Spalletti, ma è altrettanto vero che è Spalletti che ha deciso di abbandonare la nave. In virtù di ciò, da tanti professionisti, ci si sarebbe aspettato un comportamento più propositivo ed accogliente.

In realtà, il problema delle prestazioni non convincenti dei partenopei, non risiede neanche nella non accettazione dei dettami del nuovo tecnico. Le cause potrebbero risiedere nella superficialità con cui alcuni giocatori nel recepirli.

Gli buffi di Kvaratskhelia a tutte le sostituzioni, la sceneggiata di Osimhen sul finale contro il Bologna, sono gli atteggiamenti di chi si sente superiore a chi è deputato a decidere.

Quando contro il Genoa, la sostituzione Kvara-Zerbin fu bollata come senza senso o paura di vincere del mister, si era fuori strada. La spiegazione post match del mister “Premiare chi si allena bene” fu interpretata ancora peggio e piovvero critiche. In realtà il mister stava mandando un messaggio: allenarsi bene, ma soprattutto con professionalità nel rispetto del mister e dei compagni.

L’ultimo episodio di questa notte: il video pubblicato su Tik Tok di Osimhen giudicato dannoso dal procuratore, sembra avere le sembianze di una montatura. Chi è riuscito a vederlo dice che non ci fosse nulla di offensivo ne di denigrativo. Invece Calenda sembra essere andato su tutte le furie minacciando le vie legali. Lo stesso Osimhen ha tolto tutte le foto con la maglia del Napoli dal suo profilo Instagram.

Se questo è il modo per dire a Garcia e la società di voler andare via, allora perchè non è stato fatto a tempo debito?

Se nello spogliatoio c’è qualcuno che sente di essere il maggior artefice dello scudetto, perchè non lo ha fatto presente?

Napoli risulta essere una piazza stretta a qualcuno per le sue aspettative?

Se una di queste domande dovesse avere come risposta “SI”, allora c’è qualcosa che non va nelle tempistiche.

Colui che sembrava essere il più combattuto su cosa fare, si sta dimostrando il vero professionista. Zielinski, più volte con le valigie sull’uscio di porta, ha deciso di restare e la sua decisione è, ad oggi, accompagnata dai fatti. Il polacco sta sempre figurando tra i migliori in campo è questo è sintomo di professionalità negli allenamenti accompagnata dalla classe che tutti gli riconoscono.

La decisione più difficile

La curiosità di leggere la formazione ufficiale di questa sera è tanta. Osimhen si o Osimhen no? Kvara si o Kvara no?

Certo è che i due fuoriclasse (della scorsa stagione) al momento si stanno rivelando più un peso che un valore aggiunto per gli 11 in campo. Ognuno ha dato la sua ricetta per ritrovarli, ma occhio a non perdere di vista il campionato nell’attesa del loro ritorno sulla retta via.

Lasciarli fuori non è una scelta semplice per Garcia e di certo dovrebbe essere presa in accordo con la società. Lasciare fuori quei due significherebbe rischiare di depauperare il loro valore, ma tenerli in campo a queste condizioni potrebbe significare depauperare il loro valore e quello della società.

Vuoi vedere che Spalletti sapeva già tutto e la sua decisione sarebbe derivata proprio dall’osservazione dei comportamenti nelle ultime di campionato?

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