A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giovanni Marchese, ex compagno di Simeone al Genoa e sul Napoli

“Simeone è un attaccante forte, ma la sua forza sta nella testa. Ha fame, cattiveria agonistica, proprio come suo padre, ecco perché che siano 90 minuti o 3 minuti, la grinta che mette in campo è sempre la stessa.

Il Napoli lotterà anche quest’anno per lo Scudetto

Il Napoli lotterà anche quest’anno per lo scudetto e alla fine sono sempre le stesse le squadre che sono in vertice. Garcia è un grandissimo allenatore, ha preso le redini di Spalletti che è altrettanto bravissimo e non è facile mai sostituire, soprattutto in una piazza importante come Napoli. Garcia è arrivato nel momento peggiore, ma il vantaggio è aver trovato una squadra già pronta, collaudata, che si conosce. Dovrà metterci del suo e certamente lo farà, cercando di tenere unita la base di una squadra che ha fatto tanto bene. Importante sarà trovare le contromisure perché le avversarie ora conoscono il Napoli e Garcia dovrà trovare qualcosa che le sorprenda. 

Su Raspadori

Raspadori lo vedo più come seconda punta, il ruolo di prima punta può farlo, è un ragazzo che farà molto comodo al Napoli.

Se ricordo il mio primo gol? Certo, il mio primo gol l’ho segnato contro il Napoli! De Sanctis mi fece anche i complimenti, fu un bel gol. Avevo Zuniga sulla fascia, lui non era un comodo avversario, ma quel giorno ero a mille!”

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Andrea Ramazzotti, giornalista, sul Napoli

“I soldi della cessione di Kim derivanti dalla clausola sono stati reinvestiti. Il Napoli il mercato lo ha fatto, giustificando le ambizioni. E lo ha fatto anche in maniera intelligente, perché al di là degli investimenti sui giocatori, il Napoli ha fatto un mercato interno trattenendo Kvara e Osimhen. 

L’Atalanta ha venduto Hojlund per 75 milioni più 10 di bonus per cui è una di quelle società che fa crescere i giocatori e poi li fa partire. L’elenco di giocatori ceduti in tal senso è lunghissimo. Sono convinto che pur avendo reinvestito la metà dei soldi incassati, resta competitiva e farà una stagione importante. 

Il Napoli a livello finanziario è messo bene

Il Napoli a livello finanziario è messo bene, De Laurentiis ha pochi rivali nella gestione della società e nella oculatezza che mette nei conti. Quello che ha fatto nel Napoli è frutto di oculatezza. Non è stato ancora chiuso il rinnovo di Osimhen, ma il nigeriano sta giocando nel Napoli e credo che un accordo si troverà. 

Sul cambio Spalletti-Garcia

Il cambio Spalletti-Garcia e Giuntoli-Meluso non so cosa porterà, queste analisi si fanno a fine stagione. Alla fine nel calcio conta quello che fai e se il Napoli non dovesse vincere di nuovo lo Scudetto la colpa ricadrebbe su Garcia e Meluso. Garcia è un ottimo professionista, ma rivincere lo scudetto è molto complicato, lo è ancor di più per il Napoli che non vinceva da 33 anni. Garcia è atteso da un’impresa perché ha una squadra che può vincere lo scudetto, ma quest’anno le milanesi sembrano più attrezzate e la concorrenza è maggiore”. 

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonio Ricciato, presidente della FISSC (federazione italiani sostenitori squadre calcio)

“La FISSC negli ultimi anni è stata un po’ ferma sulle gambe. Siamo riusciti a riattivarla trovando un entusiasmo pazzesco perchè come tifoserie ci sentiamo bistrattati.

Il caro biglietti settore ospiti ha avuto un picco verso l’alto

Il caro biglietti settore ospiti ha avuto un picco verso l’alto. Vorremmo prezzi unici, suggerirei 3 fasce di biglietti per ciò che riguarda le partite di cartello, ma non si può pagare una cifra spropositata in stadi fatiscenti dove le tifoserie vengono chiuse e costrette a uscire a notte fonda e a volte oltrepassiamo anche la notte. Non ci stiamo, cercheremo di far sentire la nostra voce. Questa federazione è molto antica, era il fiore all’occhiello della FIGC. Noi vogliamo ottenere il rientro in Federazione perché ne facevamo già parte per capire che modalità usano e le restrizioni che ci vengono segnalate all’ultimo momento. Noi protestiamo perché non abbiamo possibilità di organizzarsi, di viaggiare liberamente sul territorio e assistere con passione allo sport del calcio. 

Abbiamo sottoscritto migliaia di abbonamenti per non godere dello spettacolo perché comandano le televisioni ed è assurdo giocare lunedì alle 21, la domenica alle 20.30, ma anche il martedì, il mercoledì”.