Antonello Gallo, giornalista di Telecapri, ha rilasciato un’intervista esclusiva a TerzoTempoNapoli. Di seguito le sue dichiarazioni:
COSA NE PENSI DEL MERCATO DEL NAPOLI?
“La domanda è canonica ma la risposta è difficile darla adesso, soprattutto dopo ciò che abbiam vissuto l’anno scorso e quando i nuovi arrivi sono calciatori non certo di nome, con alcuni solo teoricamente di belle speranze. Credo che una squadra vincente debba cambiare poco o nulla, quello che in fondo è stato fatto. Però purtroppo bisognava ripartire dallo stesso timone, cioè il tecnico che avrebbe
dovuto restare. Poi sostituire il sudcoreano Kim in modo più adeguato perché temo che Natan non sia proprio all’altezza e la difesa è essenziale per puntare a vincere qualcosa. Hanno pensato più a rinforzare l’attacco ed il centrocampo. Quindi in sostanza direi che il
mercato del Napoli non è stato deludente ma senza dubbio non esaltante. Non per i giocatori sconosciuti che magari ci auguriamo risulteranno poi di grande qualità, ma secondo me soprattutto per la partenza (non senza polemiche e faccende nascoste) di
Luciano Spalletti. Lui aveva amalgamato il gruppo, valorizzando calciatori che di per sé non erano proprio dei campioni e portando quell’ambito terzo scudetto a Napoli disputando una stagione esaltante in Italia ed all’estero. Secondo me, una squadra che vuole ancora crescere avrebbe dovuto affidarsi allo stesso tecnico con qualche innesto di un certo rilievo. Garcia, non mi sembra abbia la stessa impronta del predecessore sul campo ed alcuni elementi chiave sembrano al momento decisamente fuori o quasi dalla manovra. Ciò al di là di
momenti di forma o meno”.
QUANTO POTRA’ INFLUIRE L’ASSENZA DI KIM NELLA ROSA DEL NAPOLI?
“Kim Min-Jae ha dimostrato di essere il perno della difesa l’anno scorso non facendo rimpiangere per nulla Koulibaly ed inserendosi subito appieno nell’assetto tattico di Spalletti. Era l’uomo copertura in grado anche di usufruire del suo colpo di testa nelle palle ferme. Se
il Napoli ha subito poche reti è fondamentalmente merito suo esaltando anche Rrahmani nei disimpegni. La sua cessione, seppure ben gestita economicamente, ha comportato un vuoto che lo staff a mio avviso non ha riempito adeguatamente. Ostigard, Jesus o Natan non
sono al livello del sudcoreano, mentre Kim è già divenuto una star nel Bayern ed amato dai supporter bavaresi.
Diciamo che già in queste prime gare la sua mancanza è stata molto avvertita. La speranza è che Garcia trovi la quadratura in una difesa che, specie nella gara con la Lazio, ha mostrato cedimenti spaventosi che l’anno scorso non si erano mai visti”.
VEDI ANCORA IL NAPOLI FAVORITO PER LO SCUDETTO?
“Come unico favorito no. Il Napoli ha le carte in regola per giocarsela sino alla fine, con una squadra che gioca a memoria seppure con meno intensità della scorsa stagione, -spiega Gallo-. Ce la dovremo giocare con le milanesi innanzitutto secondo me, però non dimenticandoci della Juve e soprattutto della Lazio che potrebbe essere giunta al giusto grado di maturità per il titolo, se troverà continuità”.
VICENDA ADL-SPALLETTI?
“Come già accennatoti prima, la vicenda Spalletti-Adl ha contorni chiari ed altri oscuri. Ti posso dire che non tutto ciò che hanno riportato o ciò che si dice in giro è vero. Ci sono risvolti che includono responsabilità di entrambi e sono anche figli di sfiducia, disistima o
pressappochismo,- dichiara Gallo-. Potrebbe anche essersi trattato di una disputa sulla base di reciproche “furbizie”.La nazionale italiana è sopraggiunta dopo per Spalletti. La “frattura” con il Napoli si era prodotta già prima”.
CHE VALORE ATTRIBUISCI A VICTOR OSIMHEN?
“Victor è divenuto il re del Napoli e della Nigeria, dove ho amici e colleghi che non fanno altro che parlarmi di lui e delle sue imprese anche extra-calcistiche e sociali che fanno assai bene al cuore, un esempio positivo tra tanti sconquassi. Osimhen è stato il valore aggiunto del Napoli la scorsa stagione. Bomber implacabile, esaltato da una manovra che lo cercava ovunque, oggi ha imparato tantissimo sia nei
movimenti e sia soprattutto in tecnica. Lo stesso Spalletti inizialmente aveva evidenziato le lacune ingenti del nigeriano nei fondamentali, ma lui ha lavorato tanto e bene per cui oggi è meritatamente uno dei migliori in assoluto. E’ cresciuto mentalmente e tecnicamente. Per
Adl aver resistito ad “impossibili offerte” arabe è stato un gesto di stima per il calciatore e di coraggio per il bilancio e gli obiettivi della società. Pensa che il Napoli ed Osimhen ormai sembrano una cosa sola, mentre nella nazionale nigeriana si dice che Victor non abbia dato
ancora il suo meglio anche a causa di qualche incomprensione col tecnico portoghese José Peseiro”. -Conclude Gallo-
A cura di Carmine Amarante