Sulle pagine de Il Mattino di oggi un’interessante intervista di Francesco De Luca ad Alessandro Giudice. Giudice è un manager finanziario esperto nel business calcistico. Per lui il calcio europeo è pericolosamente sotto attacco. La minaccia viene dall’Arabia Saudita che sta drogando il calciomercato europeo.
Perchè un intervento dell’Unione Europea?
Secondo Alessandro Giudice la questione non riguarda solo FIFA, UEFA e leghe nazionali, ma l’intera istituzione politica europea. Essa, basandosi sul rispetto del consumatore e sull’antitrust, non tutelerebbe le società di calcio europee. I soldi degli arabi, infatti, arricchiscono direttamente i calciatori. La ricchezza non verrebbe in questo modo equamente diffusa. Gli esempi Cristiano Ronaldo, o quello di Benzema, o ancora quello di Koulibaly sono eclatanti. In questo modo si droga il mercato.
Perchè tali investimenti dei Sauditi nel calcio?
Per Giudice è lo sviluppo del piano Vision 2030. I maggiori Paesi produttori di petrolio tentano di diversificare gli investimenti per non dipendere troppo dalle estrazioni. Ecco allora l’investimento nello sport: dopo il golf, ora il calcio. E non più soltanto nei campionati esteri: vedi il fondo PIF che ha investito nel Newcastle. L’Arabia ha deciso di far crescere anche i campionati locali: vedi l’acquisto di Ronaldo che ha comportato anche l’innalzamento a 15 milioni di follower del profilo Instagram dell’Al-Nassr. Inoltre c’è l’idea Mondiale 2030 che ha portato l’Arabia Saudita a collaborare con Egitto e Grecia. In questi due Paesi il paese arabo finanzia la costruzione di stadi ed infrastrutture. Tutto ciò anche per cercare di rabbonire la comunità internazionale: l’Arabia Saudita è sotto osservazione per quanto riguarda i diritti umani. I sauditi organizzano tra l’altro anche la Supercoppa del calcio italiano.
Fenomeno destinato a durare poco o duraturo?
Secondo Giudice non si tratta di un fenomeno aleatorio come in Cina. In questo caso non c’è un governo che fissi limiti. Si tratta di forza del denaro derivante dal petrolio. L’Arabia Saudita, anche nel calcio, va oltre l’economia di mercato. Può quindi irrompere nel calciomercato ed acquistare chi vuole. Urgente quindi un intervento dell’istituzione politica prima ancora della FIFA per mettere dei paletti. Se non si interviene sarà la morte del calcio europeo.