Gli addii di Spalletti e Quagliarella
Le ultime gare di Spalletti e Quagliarella. L’epilogo della Serie A TIM 2022-23 è prossimo e sancirà gli addii di Luciano Spalletti e Fabio Quagliarella. Domenica 4 giugno la marea azzurra è pronta ad inondare il Diego Armando Maradona e non solo. Hanno stimato che ci sarebbero voluti tre stadi per soddisfare in buona parte l’affluenza reclamata dai tifosi, tanti quanto gli scudetti insomma, ma ci si potrà sicuramente accontentare.
Luciano Spalletti e l’ultima panchina azzurra
Come dichiarato in pubblico, Luciano Spalletti siederà per l’ultima volta sulla panchina del Napoli per poi dedicarsi alla sfera familiare, e noi non possiamo che augurargli le migliori cose per tutto quello che ha dato alla squadra e alla tifoseria della splendida Napoli. Resterà nella storia azzurra accanto all’eterno Maradona e a quelli che già la storia l’hanno fatta. Certo il rammarico di non proseguire oltre insieme c’è, per quanto visto nell’arco di questa annata calcistica, sia in Italia che in campo europeo, ma l’eredità resta, unitamente alla speranza che a raccoglierla sia un degno successore.
Quagliarella: il canto del cigno
Ma Napoli-Sampdoria non è soltanto l’ultima panchina azzurra per Spalletti, è anche il canto del cigno di un grandissimo calciatore, ex azzurro e nazionale. Parliamo ovviamente di Fabio Quagliarella, a cui certamente sembrerà meno amaro l’addio al calcio, giocando allo stadio Maradona vestito a festa con tanto di Tricolore.
Così come affermato al termine della scorsa gara contro il Sassuolo dinanzi al pubblico doriano, sarà un modo per sentirlo anche po’ suo questo scudetto vista la trasparente fede calcistica mai nascosta. Un calciatore dalle grandi doti tecniche, capace di gol e giocate memorabili e stupende:
Oscar del calcio AIC per il più bel gol della stagione 2008-2009 (realizzato con la maglia dell’Udinese), Premio Scirea nel 2018 con la maglia della Sampdoria; con la doppietta realizzata contro il Liechtenstein, trasformando in rete due calci di rigore, diviene, a 36 anni, il più anziano marcatore nella storia della nazionale italiana.
Due addii in un colpo solo quelli di Luciano Spalletti e Fabio Quagliarella che resteranno però sempre nel cuore dei tifosi napoletani e degli appassionati del “calcio”. Come qualcuno ha più volte detto: “uomini forti, destini forti”.