A Radio Crc nel corso della
trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Niccolò
Ceccarini, giornalista
“Giuntoli credo stia
riflettendo se andare via o meno, anche se il suo contratto prevede un altro
anno. La Juventus è pronta a fare un’offerta, ma c’è movimento anche all’estero
perché Giuntoli è uno dei migliori direttori sportivi al mondo. Ora è il momento
di festeggiare, ma tra qualche giorno sarà il momento di mettersi al tavolo e
capire cosa fare. La mia idea è che è più facile che vada via, ma per una
questione professionale, dal punto di costa dei risultati. Dopo 8 anni, credo
sia anche normale che un direttore sportivo faccia delle riflessioni.
Il
Napoli si è molto migliorato, lo ha fatto di anno in ano e soprattutto
quest’estate. Nessuno pensava che tecnicamente chi è arrivato potesse
migliorare la squadra, riducendo il monte ingaggi e invece il Napoli ha vinto
lo scudetto ed ha espresso un gioco spettacolare. La filosofia del Napoli è
vincente e non ha mai puntato alle stelle, ma a giocatori che poi diventeranno
stelle. Il Napoli è stabilmente nella zona Champions, ha perso uno scudetto con
Sarri, ma quando sei sempre lì, poi lo scudetto lo vinci. Vincere la Champions
è qualcosa di estremamente complicato, ma il percorso del Napoli è giusto,
anche se aprire un ciclo non è semplice.
Spalletti?
Tutti sai trovano bene a Napoli, ma bisogna trovare la giusta sintonia. Anche
in questo caso credo sia importante un incontro per definire le linee guide.
Benitez
direttore sportivo? Un nome da tenere sotto controllo, se dovesse andare via
Giuntoli, è Pietro Accardi".
A
Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma
è intervenuto Alberto Polverosi, giornalista
“Il calo del Napoli è normale,
tra l’altro, ieri mi è sembrata una squadra tranquilla. La Fiorentina ieri ha
giocato una gara vera, il Napoli ha giocato per festeggiare. Queste ultime gare
il Napoli le deve giocare, ma non giocherà con la rabbia e l’agonismo messo in
campo ad inizio stagione, non sarebbe possibile. Però, ieri quando Spalletti ha
messo in campo i titolari, si è visto un altro Napoli. Credo che Demme debba
cercare spazio altrove perché è anche un buon giocatore, ma quando è entrato
Lobotka, è tornato il Napoli, pur non facendo cose trascendentali. Lobotka è il
giocatore che fa muovere tutta la squadra. L’unico che condiziona in meglio il
gioco del Napoli è proprio Lobotka perché poi se tolgo Kvaratskhelia, resta
Osimhen, se tolgo Osimhen mi resta Simeone, se tolgo Kim mi resta Juan Jesus
per cui le riserve pure se ti fanno perdere qualcosa non ti fanno perdere lo
scudetto ed è per questo che dico che lo scudetto di tutti. Spalletti è da 20
anni uno dei migliori allenatori sul campo, quest’anno ha sublimato tutto, ma
quel che mi ha colpito di lui è stata la rapidità di inserimento dei nuovi.
Kvara prima era solo un giocatore forte, che fosse un fuoriclasse lo abbiamo
scoperto quest’anno. Lo stesso Lobotka prima di Spalletti molti pensavano fosse
un giocatore vecchio, e poi Kim era forte e qualcosa di lui si sapeva, ma
nessuno pensava potesse sostituire Koulibaly. Spalletti ha creato una chimica e
non so come abbia fatto. E’ difficile spiegare come in un mese sia riuscito a
creare una squadra vincente. Juan Jesus ha giocato poco perché il Napoli
quest’anno non ha avuto infortunati per grandissimo tempo, a tutte le volte in
cui è stato chiamato in causa, ha fatto molto bene.
Il
lavoro di Giuntoli a Napoli è finito, ha fatto un capolavoro e credo possa
andare via, a patto che la guida tecnica resti la stessa. Se poi il Napoli
decide di cambiare tutto a fine stagione, deve restare Giuntoli perché
altrimenti chi li prende i nuovi Kvaratskhelia e Kim”.
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianni Visnadi, giornalista
“Non davo credito alle voci che
che già a dicembre venivano fuori sul futuro di Giuntoli lontano da Napoli, ma
le sue parole fanno riflettere e tutte le mie certezze stanno venendo meno. Non
capisco se ognuno sta facendo il proprio gioco oppure remano tutti dalla stessa
parte. Il Napoli può aprire un ciclo, soprattutto se rinforzato a giugno, ma
adesso pare che i piani futuri si stiano complicando. Giuntoli sta lavorando
per il Napoli, se dovesse cambiare squadra sarebbe una perdita grave, quasi
simile alla perdita di alcuni giocatori. Osimhen ad esempio, ma anche Kim con
la clausola può interessare.
Il Napoli deve imparare dal
Milan che l’hanno scorso ha vinto meritatamente perché è stata la squadra più
forte. Poi non è stata rinforzata e guardate adesso dov’è. Ecco, non vorrei che
il Napoli commetta lo stesso errore. Un giocatore come Osimhen capace di
vincere le partite da solo, non credo sia facile da sostituire e se una volta
al Napoli è andata bene, non è detto che gli vada sempre bene. Fossi nel Napoli
non toccherei nulla di questo organico, ma anzi proverei a rinforzarlo e la
squadra non si rinforza se va via il direttore sportivo oppure l’allenatore.
Il campionato ha detto chi è
stata la squadra più forte, in Champion invece non vince sempre la squadra più
forte. Il Napoli nella serata di Francoforte avrebbe battuto anche il City, ha
avuto la sfortuna di giocare contro il Milan non nel suo momento migliore ed ha
avuto di fronte invece i rossoneri che che erano nel loro momento migliore e
già contro l’Inter non saranno nel loro momento migliore perché non ci sarà
Leao.
Mi
auguro che Spalletti rimanga , ma se dovesse andare via, punterei su un
giovane".
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Ricky Buscaglia, giornalista
“La forza del Napoli è stato
avere 3 centravanti diversi, è stata una risorsa per tutta la stagione e
infatti il momento di vera difficoltà del club, quello dell’eliminazione dalla
Champions, c’è stato perché il Napoli ha avuto Osimhen a mezzo servizio e solo
nella gara di ritorno, non avere Simeone e non avere quasi del tutto Raspadori.
Questa è stata una stagione in
cui al Napoli è andato tutto per il verso giusto. Questo non toglie valore al
Napoli che ha messo dietro l’Inter che come organico ad agosto la mettevamo
davanti a tutti, ha messo dietro la Juventus che ha fatto un mercato di un
certo rilievo, il Milan campione di Italia e pure Lazio e Roma al secondo anno
con Sarri e Mourinho. I tifosi del Napoli hanno il diritto di godersi questo
trofeo, ma è un periodo storico molto difficile per aprire un ciclo.
Bisognerebbe ampliare gli orizzonti perché se l’anno prossimo il Napoli chiude
quarto in campionato e vince la Champions sarebbe comunque la continuazione del
ciclo, non bisogna guardare solo all’Italia.
Ci ha messo tempo, ma De
Laurentiis è arrivato dove pensava di arrivare quando ha preso la società e
questa è già una bella polizza.
Lobotka? Non sono amante dei
numeri, ma ha una pulizia di passaggi incredibile. Proiettandosi sul futuro,
credo possa servire un centrocampista quanto più simile a lui, pensate che
lusso avere Jorginho riserva di Lobotka. Dico Jorginho perché l’ultimo regista
che ha avuto senso del ritmo a Napoli è stato proprio lui. Lui faceva cantare
la squadra proprio come Lobotka che fa cantare la squadra.
Giuntoli?
Ha avuto due occasioni ieri per dire “io resto”. Quando continua a ringraziare
la famiglia per gli 8 anni vuol dire essere quantomeno nel corridoio dei
bilanci per cui la decisione di rimanere non è presa e andare via pare sia
l’unica alternativa”.
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