Alle 15.07 , nella sala stampa del Konami Training Center si è presentato Luciano Spalletti, allenatore del Napoli.
Questi i passaggi più significativi della conferenza stampa.
Sul "tarpare le ali" pronunciato da De Laurentiis.
"Tarpare le ali non so cosa voglia dire, non è inerente a ciò che ci siamo detti a cena. Per fare quello che voglio io, non ci vogliono le ali, ma di stivali, non ho nessun posto dove volare. Sul contratto vi direi quello che vi ho detto una settimana fa: deve dirvelo il presidente, io ho chiarito con lui durante la cena, tutto è stato definito.. Non accetto che voi vi mettiate sempre dietro ai tifosi, questa cosa la dice la società, non io"
E' più difficile partire da squadra da battere?
"E' difficile partire essendo considerati da tutti come squadra da ottavo posto che vince, non partire come squadra a posto che dovrà vincere. Ripeto che sono stati fatti passi corretti che ti permettono di lavorare meglio...Sulla pettorina ho fatto scrivere "Sarò con te..."
Può costituire uno stimolo affrontare la finalista di Champions?
"Di stimoli ne abbiamo ancora molti, perchè siamo fatti così. Anche i calciatori hanno una disciplina ferrea verso se stessi: alla richiesta, si allenano. L'Inter è finalista della Champions meritatamente, ma ci stimola di più il fatto che non l'abbiamo mai battuta quest'anno. Complimenti all'Inter, ma anche alla Roma ed alla Fiorentina, oltre al calcio italiano, anche noi ne traiamo beneficio".
Questa squadra ha margini di miglioramento?
"Difficile dire se ci siano margini di miglioramento. Sicuramente c'è la possibilità di mettere mano alla formazione ed ambire a..., anche perchè i calciatori hanno dimostrato il loro valore. Più difficile lavorare come quando sono arrivato e si dicevano tante cose sulla rosa e non c'erano punti di riferimento. Invece la rosa è importante e ci sono giocatori fantastici. Anche il presidente ha dichiarato l'ambizione di voler vincere la Champions..."
Sente di aver ricambiato il sentimento dei tifosi?
"Io ho dato ai tifosi tutto il tempo che avevo, entro il limite delle possibilità e capacità. Ovviamente i tifosi mi hanno dato molto di più di quello che potrei aver dato io: i festeggiamenti rimarranno indelebili nella mia mente".
Altre priorità nel futuro di Spalletti?
"Non è vero che ho accettato altre offerte. Non è vero che mi è stato offerto niente o che ho rifiutato qualcosa. Chi scrive queste cose scrive il falso"
Una lettera ai tifosi dopo il 4 Giugno?
"Una delle mie motivazioni è ricambiare il sentimento dei napoletani. Me lo sono domandato all'inizio, ne parlai con i miei figli. Napoli chiede tanto perchè si è avuto a che fare con tante cose. Me lo sono richiesto dopo essere arrivato terzo e quindi dal primo giorno di allenamento ho riparlato di questo , chiedetelo a Di Lorenzo, o a Beppe Santoro che vi ascolta ad ogni conferenza. Anche quest'anno me lo chiederò, perchè bisogna vincere la Champions League..."
Ripartirebbe da una realtà consolidata o da una ex novo?
"Un allenatore ambisce sempre al meglio. Tu vai per portare a casa dei trofei, e, se ci riesci, fai felice i tifosi. Qui è il top: a Napoli c'è un ambiente difficile, ma la città le mette a posto. Non si dà sempre il meglio alla squadra, ma è la città che riesce a dare il di più. Quando si parla dei tanti personaggi che hanno creatività, che hanno questa lingua, poi è difficile trovarlo da altre parti. Per cui bisogna avere motivazioni forti a Napoli."
Per quale giocatore "si incatenerebbe"?
"L'abbiamo un po' elaborato come discorso. E' l'insieme che deve funzionare, non il singolo. Anche senza Osimhen e Kvaratskheila abbiamo fatto ottime cose perchè la società ha lavorato bene. Ho sicuramente penalizzato qualcuno per le qualità che ha, eppure ciascuno ha sempre risposto bene una volta chiamato. Non so se confermerei tutto: a tre partite dalla fine non potrei mai fare nomi."
Pensa di essere stato ripagato dall'affetto dei tifosi?
"Io sono già stato ripagato per quello che ho visto, sono a posto. Poi, ogni anno alla mia età devo fare l'inventario di quello che mi gira dentro il cervello e posso parlare solo di quest'anno."
Pensa di essere stanco?
"Sto benissimo. Duro sempre la stessa fatica perchè penso 24 ore al giorno a quello che faccio. a fine stagione si sente un po' di stanchezza anche perchè bisogna pensare a come ripartire in un ambiente come quello di Napoli che merita. Poi ci pensa il presidente a tenere tutti sulla corda, ma è quello che dobbiamo fare tutti. Se decidessi di ripartire, ripartirei a 1000 all'ora anche contro tutto e contro tutti come ho fatto quest'anno."
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Foto tratta da Repubblica.it |
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