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Bazzani, Laboccetta e Ferrigno sullo Scudetto vinto dal Napoli e su Spalletti

 


A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete'', è intervenuto Fabio Bazzani, ex collaboratore tecnico al Bologna

“Lo Scudetto del Napoli? Ultimamente secondo me si sta parlando troppo di una cosa strana che non deve togliere ciò che è stato in questa annata in cui il Napoli è stata la squadra che non ha mai messo in discussione questo campionato. La città e il popolo azzurro devono godersela. Non è arrivato per caso lo Scudetto perché nonostante le partenze importanti Spalletti è stato bravissimo a far credere allo scudetto ai giocatori e alla città. Sul podio in primis metto Spalletti perché questa squadra ha la sua impronta ed il suo marchio, poi non si può dimenticare il lavoro di Giuntoli e della società. Andare ad individuare dei giocatori adatti non è scontato. Dire uno dei giocatori sarebbe riduttivo per gli altri, però mi viene da dire che il giocatore che spostava gli equilibri fosse Osimhen. È quel giocatore che ha delle caratteristiche che completano tutto, ha profondità e fisicità. Quando giochi col Napoli contro Osimhen non sai come difendere. L’esplosione di questo giocatore è stato il valore aggiunto di questa squadra straordinaria. Le partite erano piacevoli sia per i tifosi del Napoli che per gli altri spettatori. Il successore di Spalletti? Italiano è un emergente che ha dimostrato di poter essere un allenatore importante. Ha portato a termine il doppio impegno ed è arrivato a giocare due finali. Ha vissuto esperienze importanti e ha fatto le coppe. Se vuoi essere di nuovo protagonista in Champions, andare a pescare un allenatore col curriculum importante sarebbe una scelta azzeccata perché non sentirebbe la pressione. Se emergente dovesse essere, Italiano ha tutte le potenzialità per poter fare bene a Napoli. Quando viene a mancare Osimhen nel doppio confronto col Milan si perde tanto. La Champions vive anche di momenti, non è una maratona come il campionato. Devi vedere come ci arrivi quando affronti una determinata squadra. L’unico rammarico che può avere il Napoli sono i primi dieci minuti della gara d’andata di San Siro. Se fosse andato in vantaggio nei primi dieci minuti della gara d’andata di San Siro, avrebbe potuto indirizzarla in maniera diversa. Se riusciva a segnare nei primi quindici minuti poteva indirizzare quella partita. Rimpianti ne deve avere pochi. De Laurentiis ha dichiarato che quello che è successo quest’anno non è una casualità, la scelta dell’allenatore deve virare verso uno che non soffra le pressioni e sappia gestire situazioni del genere. In Champions si parte da zero ancor più del campionato perché sei figlio anche del sorteggio. Il tabellone che si era venuto a creare aveva dato spazio alle italiane. Mai come quest’anno è stato un sorteggio benevolo e favorevole. La rosa dell’Inter secondo me rimane superiore a tutte le altre in Italia. Le dichiarazioni di De Laurentiis sono molto chiare, il Napoli quest’anno è partito con un ciclo che vuole ancora migliorare consolidandosi in Europa”.


A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Amedeo Laboccetta, Presidente Polo Sud

 “La possibilità di perdere Spalletti? Sono un suo fan, ho seguito la sua carriera sportiva nel corso degli anni e mi auguro che la città non perda questo personaggio che ha portato questa squadra a risultati straordinari. La squadra ha dimostrato che i risultati si possono raggiungere. Senza un mister come Spalletti tutto diventa più complicato. Ha portato i fatti a Napoli parlando poco. Sarebbe una follia perderlo. Chi deve muoversi seriamente per impedire a Spalletti di fare altre scelte lo faccia, ovviamente mi sto riferendo al presidente del Napoli. Spalletti deve restare a Napoli punto e basta. Non mi pongo l’ipotesi del personaggio, se questo dovesse accadere sarebbe un grande problema. Non è facile trovare uno Spalletti bis. Da tifoso e appassionato del Napoli non posso che fare questo auspicio”.


A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Marco Ferrigno, artigiano

“Quest’anno ho aggiunto alla vespa lo scudetto col numero 3. La giornata in vespa col coach? Siamo stati a pranzo insieme da buoni amici e mi ha commissionato delle cose come spesso fa. Abbiamo mangiato da Mimì alla Ferrovia. Non si discute mai di calcio e forse questo è il segreto di un pranzo all’insegna della tranquillità. Quando siamo andati via ci siamo salutati. Non ho nè la capacità nè la condizione di parlare di cose come contratti. Spero che Luciano resti perché sarebbe una perdita indelebile come persona. Ha a cuore la città di Napoli e la squadra, il vero fuoriclasse è stato lui sotto certi versi. Se non dovesse restare Spalletti dobbiamo trovare un profilo che abbia le sue caratteristiche. Un uomo taciturno che quando parla si fa sentire e che sia amato da tutto lo spogliatoio. Spalletti non lo fa per l’aspetto economico del contratto. Forse è successo qualcosa che non possiamo sapere o vuole lasciare da vincitore la squadra. Secondo me Kim può restare, ha i presupposti di uomo e soprattutto culturali per poter rifiutare una possibile offerta. Non cambiare la via vecchia per quella nuova perchè sai quello che perdi e non quello che trovi per dire un detto napoletano. Il mister ama la napoletanità e anche il nostro dialetto, anche lui si cimenta. È un napoletano al 100%”.

 

 

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