A La Repubblica, Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli

“Noi abbiamo un grandissimo problema con gli stadi: tranne qualche rara eccezione, sono obsoleti. La partita si vede male. C’è la pista d’atletica. Come a Napoli o a Roma. E poi, vogliamo portarvi le famiglie? Vogliamo far sì che allo stadio si possa rimanere tutta la giornata, a divertirsi, a mangiare? Io allo stadio celebrerei i matrimoni e le prime comunioni. Perché giocare d’inverno con la neve, la pioggia, la grandine? Non potremmo cominciare in tutta Europa il 1° aprile? Non è un pesce d’aprile, ma una necessità. In 7 mesi fino a ottobre si potrebbero disputare campionati nazionali e Coppe europee. Da novembre a marzo restano 5 mesi per far riposare i signori calciatori, andare in ritiro, giocare con le Nazionali. Se ho calciatori africani, perché a gennaio me ne debbo privare per la Coppa d’Africa? Uefa e Fifa sono assenti per egocentrismo ed egoismo”.

Al di là della (solita) provocazione, alcuni temi sono essenziali e prioritari per la resurrezione del Calcio mondiale…

A cura di Alessandro Cardito 

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