Ultras Napoli: "Quali famiglie?..."
(La foto è stata scattata in Svezia. A sinistra c'è scritto "Var Vision", cioè "la nostra visione". A destra c'è scritto "Polisens Vision", cioè "La visione della Polizia"...).
Comunicato degli Ultras Azzurri:
"Napoli chiama Napoli. Meno ultras e più famiglie allo stadio. Quali famiglie? Visti i prezzi, solo quelle ricche. Oggi possiamo sentire solo la mortificazione di tanti padri. Che hanno sacrificato mezzo stipendio, per regalare un ricordo storico ai propri figli. 90 € per un settore popolare, è stata la scelta della società sportiva calcio Napoli. Con, in più, l’ennesima presa in giro: l'equiparazione di prezzo tra l’anello superiore e quello inferiore. Quest’ultimo definito, perfino dagli addetti ai lavori, "Tribuna Non Vedenti", per la scarsa visuale che sia ha, del campo da gioco. Il signor de Laurentiis pensa sicuramente ad una sola famiglia. Che fa record di incassi. La sua. Come è noto, è vietato ormai da mesi, a tutti, ultras e non, l’ingresso di qualsiasi vessillo e simbolo di appartenenza alla squadra, a causa di un capriccio di questore, sindaco ed adl. Spegnendo, di fatto, la passione ed il calore che avrebbero dovuto accompagnare il Napoli alla vittoria del campionato italiano. E' per questi motivi, che, domenica 2 aprile, la nostra partita inizierà dalle ore 16:30 a Piazzale Tecchio. Ci ritroveremo lì, con bandiere, stendardi e fumogeni, per ricreare quell’atmosfera che ci è negata all’interno dello stadio. Sono tutti invitati a partecipare. Soprattutto quelle famiglie che non possono permettersi il lusso di poter entrare. Portate con voi i nostri colori. In Curva resteremo in silenzio. E torneremo a cantare fuori. Oltre il 90º. Per quella città e quella maglia che abbiamo sempre difeso. Napoli siamo noi. Domenica ore 16,30 Piazzale Tecchio. Fermata "Stadio", Cumana".
Avrei personalmente preferito che si cantasse durante la gara...Ma mi rifiuto di contestare questa scelta. Esasperata. Esasperata da omissioni e/o abusi di potere?...Infatti, se anche in Svezia contestano il "Calcio Moderno"...
A cura di Alessandro Cardito
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