Maurizio Amodio: "Stiamo scintillando..."

(A cura di Maurizio Amodio)

Dedicato a coloro che continuano a pensare, che ciò che sta accadendo al Napoli, ed a Napoli, sia solo calcio. Quello che avete visto a Torino, non è un semplice pugno in faccia. Ma il gesto rancoroso dell'oppressore. Compiuto, lucidamente, sull'insorto. L'esercizio di feroce cattiveria di chi non sopporta di vedere gli usurpati vincere. Il colpo vile, inferto alle spalle, da veri miserabili. Comminato con la medesima spietata freddezza di chi ti ruba i fondi Pnrr. Con le sedute parlamentari notturne. E gli emendamenti nascosti nei decreti. La colonia colerica ha cacciato la capa fuori dal sacco. Ha messo le palle in testa all'italia. Con eleganza. Milioni di turisti scorrazzano in città. Indossando la Maglia Azzurra. Napoli è, attualmente, la città più popolare del Pianeta. Lo "smashing trend", direbbero gli analisti fighetti. E no. Non è solo una faccenda di cuoppi, pizze a portafoglio e pellegrinaggi all'area sacra di Largo Diego Armando Maradona. È palazzi reali. Musei. Pinacoteche. Università. E gente che studia. E lavora. Centinaia di chiese. Chiostri. Percorsi d'arte. Turismo ricettivo. Ricchezza. E posti di lavoro. Stiamo scintillando. E questi non ci dormono la notte. Nella riserva indiana, si canta e si balla. L'ultima volta che abbiamo vinto un campionato di pallone è stata una rivoluzione. Dei cui benefici stiamo ancora godendo. E questa è un'altra svolta epocale. Ma stavolta non è una Napoli stracciona, a vincere. Ma una città già in corsa. Che i paccheri dalla faccia se li sta togliendo. Uno ad uno. Piano piano. Da sola. Da anni. Il mondo ammira Napoli. E viene a Napoli. E loro, i livorosi, non riescono a darsi pace. Stanno schiumando. Col fegato in mano. Questo scudetto - pulito, senza imbrogli, fatto di armonia e bellezza - non lo stiamo vincendo IN italia, ma CONTRO l'italia. Contro i pugni in faccia. Di chi non sopporta di vedere i conquistati camminare a testa alta. E vestiti bene. Senza stampelle. Derubati e felici. "In faccia ai maligni ed ai superbi, il mio nome scintillerà".

A cura di Maurizio Amodio