Marciniak doveva essere la garanzia
Rosetti aveva designato il polacco Marciniak per porre rimedio alla deplorevole prestazione di Kovacs dell’andata per garantire un andamento “normale” almeno alla semifinale di ritorno tra Napoli e Milan.
Peccato che anche il polacco sia incappato in una giornata no.
Mettiamo subito in chiaro che il Napoli non ha giocato ai livelli attesi, non tanto nel gioco, ma soprattutto nella finalizzazione della manovra.
L’errore enorme che pesa sull’economia della gara è quello al 37º del primo tempo quando Leao travolge in scivolata Lozano in area di rigore rossonera. Già in diretta l’intervento sembrava nettamente da rigore, ma l’arbitro lo giudica regolare. La rabbia sale ancora di più quando, dopo aver ascoltato l’auricolare l’arbitro fa il gesto con le mani che è stato colpito il pallone.
Ora, detto che l’intervento colpisce prima il piede e poi il pallone e già questo basterebbe a decretare il rigore, ma di certo prendere prima il pallone non giustifica un intervento kamikaze a gettare tutto per aria, basta prendere prima il pallone.
Non essere neanche andato al Var a rivedere l’episodio è ancora una volta la dimostrazione di uno strumento non ancora accettato dalla classe arbitrale e di cui si sente poter essere defraudato del potere decisionale.
Il rigore poi deve essere segnato? Certamente, ma iniziamolo a concedere, poi, nel caso di errore, vedi Kvaratskhelia, sappiamo a chi rivolgere le nostre remore.
Andiamo ad analizzare gli episodi in dettaglio:
2º testata tra Leao e Rrahmani. Fallo del rossonero, ma sembra non cattivo.
4º fallo su Kvaratskhelia. Gomitata di Tonali al georgiano al limite. Il cartellino rimane in tasca.
8º fallo di Diaz su Lobotka in recupero su di lui. Attento Marciniak.
11º fallo di Kvaratskhelia su Bennacer. Giusto il fischio.
13º nuovo fallo su Bennacer di Lobotka stavolta.
20º intervento in ritardo di Mario Rui su Leao. Rigore netto neutralizzato da Meret.
26º pressione fallosa di Osimhen sul portatore avversario.
29º fallo di Kvaratskhelia su Calabria un po’ ingenuo. Il fallo c’è.
37º era netto il rigore per il Napoli per l’intervento di Leao si Lozano, ma per l’arbitro ed il var l’intervento era sul pallone.
38º giusto il fallo fischiato a Lozano su Giroud che aveva controllato male.
45º fallo duro di Di Lorenzo su Leao. Poteva starci il giallo.
45º+1 fallo su Osimhen che stava partendo in contropiede. Ammonizione giusta per Hernandez.
45º+3 fallo di mano di Osimhen netto e gol annullato giustamente agli azzurri.
45º+4 intervento pulito sul pallone di Lobotka, ma per l’arbitro è fallo su Bennacer.
45º+4 Tomori si disinteressa del pallone per mettersi sulla traiettoria di corsa di Osimhen al limite dell’area. Poteva starci il fallo.
45º+5 ammonito Maignan per aver messo il secondo pallone in campo in modo scorretto con l’intenzione di perdere tempo.
45º+6 giallo a Di Lorenzo per aver fermato la ripartenza del Milan.
Secondo tempo
48º Bennacer trattiene leggermente Ndombele. Fallo generoso.
54º trattenuta vistosa di Calabria su Kvaratskhelia, ma per l’arbitro è tutto regolare.
Qualche istante dopo fallo generoso fischiato su Giroud.
68º fallo su Lobotka. Corretto il fischio.
79º netto il rigore concesso al Napoli per fallo di mano in area di Tomori su cross di Di Lorenzo.
86º Origi trattiene tra le gambe il pallone e non si può.
90º+3 ammonito Olivera per la contesa per il recupero del pallone in fondo al sacco rossonero nel tentativo di riprendere velocemente il gioco dopo il gol del 1-1.
Per Marciniak una direzione a lunghi tratti corretta, ma l’episodio del rigore non fischiato al Napoli nel primo tempo ha un peso evidente e nel secondo tempo, alcune interpretazioni di fischi/lasciar correre hanno fatto pendere nuovamente l’ago della bilancia in direzione rossonera.
Se la direzione di Kovacs all’andata era stata meritevole di un 3 in pagella, questa di Marciniak si ferma al 4,5.
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