De Magistris: "Festa a numero chiuso idea non praticabile, per i tifosi napoletani.."
Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, ha parlato a CalcioNapoli24 Live su CalcioNapoli24 Tv, ecco le sue parole:
"Questo è un periodo di grandissima gioia per i napoletani e per i tifosi. Mi voglio allineare a quelli che pensano che bisogna evitare di trovare ragioni che possano portare ad un'immagine non positiva per la nostra città e per i napoletani. Io sono la persona più lontana da quelli che pensano al business. Penso che questa festa Scudetto sarà una festa popolare, penso che lo stadio debba essere del popolo. Non è possibile che allo stadio possano andarci solo le persone ricche e quelle povere non riescano ad andare neanche nei settori popolari. Vedo invece troppe cose che stanno un po' rovinando questo momento così bello per la nostra città.
"E' vero che Manfredi ha avuto così tanti soldi che a me volutamente non hanno dato quando ero sindaco, ma sinceramente chiedere i soldi al comune per la festa Scudetto...C'è bisogno di tanti soldi per fare una festa? Festa che significa? Significa gioire per un evento straordinario che sta arrivando. Poi se si organizzano degli eventi, ben vengano. Ma se deve diventare l'occasione per chiedere soldi a chiunque o prendere soldi che sono destinati ad altro, allora no. Con me non si sarebbe posto questo problema, ci hanno tolto tutti i soldi possibili.
Una società come il Napoli che chiede soldi al Comune per organizzare la festa che tra l'altro organizzerebbe la società, è un po' complicato da fare. Nella convenzione tra Napoli e Comune non penso ci sia una clausola in merito. Quando ho fatto il Sindaco mi sono mosso sempre in un'ottica di autonomia e rispetto di tutti. Non ho mai avuto paura di un condizionamento da parte di nessun presidente.
Festa a numero chiuso? C'è un ulteriore pericolo che evidentemente fa capire che chi l'ha proposta questa festa a numero chiuso non è adeguato a questo ruolo. Andare a mettere paletti, guard rail, piloni e accessi vari, può addirittura creare delle questioni di pericolo e di ordine pubblico. Sono dell'idea che andare a mettere recinti e transenne ad una festa popolare che secondo me non è per nulla pericolosa, può diventare pericoloso. Credo che sia assolutamente non praticabile questa scelta".
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