Ziliani sull’Inchiesta Prisma: “Non è cambiato nulla''
“Il
rinvio dell’udienza preliminare al 10 maggio non cambia nulla: ci sarebbe
voluto molto tempo (nel penale è così) per arrivare a giudizio, ora ci vorrà lo
stesso tempo più 45 giorni. Non è successo nulla, almeno rispetto a questo
aspetto. La sola cosa rilevante è stata la mancata costituzione della FIGC
come parte civile: a Calciopoli lo fece, ma qui parliamo di Gravina che
s’incontrava segretamente a casa Agnelli e che il giorno prima del crollo del
CdA elogiava la Juve come modello societario. Se il problema del calcio
italiano non fosse in primis la FJGC e con la FJGC l’AJA, oggi non avremmo il
problema Juventus: perchè una Federazione seria non se ne sarebbe rimasta anni
inerte a osservare l’espandersi della metastasi. Nessuna sorpresa anche qui dunque. La
fortuna è stata trovare una Procura, quella di Torino, capace di svolgere uno
straordinario lavoro d’indagine: a tal punto efficace da costringere la
ridicola Procura federale a riaprire il processo plusvalenze per punire la
Juventus e squalificarne i dirigenti.
È stata una benedizione. Perchè una Procura che era persino stata capace, teleguidata da Gravina, di archiviare il farsesco scandalo Suarez sempre con la Juventus protagonista, oggi con la mole probatoria fornitale da Torino non può più giocare a fare lo struzzo. I reati penali e sportivi commessi dalla Juventus nei 13 anni della gestione Agnelli sono stati svelati con tale chiarezza e con un carico di prove così inoppugnabile che pensare a un colpo di spugna, come tanti ne abbiamo visti fare in passato, è oggi impossibile. Per questo (e così rispondo ai tanti che mi scrivono preoccupati dopo lo stand by di oggi) non c’è alcun motivo per essere preoccupati: il lavoro fatto dalla Procura torinese ha infatti “condannato” la giustizia sportiva a dover essere per una volta nella vita seria.
Sarà la
prima a dover esprimere verdetti e la gogna cui si esporrebbe agli occhi
dell’Italia e del mondo se solo tentasse di trasformare la montagna in un
topolino è un’eventualità che allo stato delle cose (pessimo per la Juventus) è
da considerarsi impossibile.
Il
quadro accusatorio in cui la Juventus si trova è tremendo: un coacervo di
illeciti tutti consapevolmente ideati, pianificati, prodotti, realizzati e
reiterati in casa di cui i magistrati hanno prove provate e persino confessioni
aperte o intercettazioni confessorie. Non c’è dunque alcuna possibilità
che una colpevolezza così piena e conclamata, e così carica di vergogna, possa
non essere riconosciuta: la Juventus sarà punita per quel che merita prima dall’UEFA,
poi a malincuore dalla FIGC e infine anche sul fronte penale. Torniamo
quindi a sederci tranquilli sulla riva del fiume: la Corte UE farà arrivare
presto una prima sorpresa in tema #Superlega poi la sfilata di facce conosciute
si farà ininterrotta. Manovre stipendi. Succursali. Settlement Agreement. FPF
UEFA: solo posti in piedi”.
Conclude Ziliani
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