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La sconfitta con la Lazio testimonia la grandezza della stagione del Napoli


A 5 giorni dalla seconda sconfitta in campionato degli uomini di Luciano Spalletti sono tanti i pensieri che si affollano nelle menti dei tifosi partenopei nonostante i 15 punti di vantaggio sulla seconda in classifica che, al momento, è l’Inter.

Si, al momento, in quanto la Juventus sembra essersi trovata (come al solito) un appiglio legale per sperare di eliminare la penalizzazione di 15 punti a causa di un vizio di forma e riportarsi a quota 50 a pari punti proprio con i nerazzurri.

Ma questo poco ci importa, quello che conta è il Napoli.

I partenopei hanno fin qui condotto una cavalcata eccezionale e la sconfitta subita in casa con la Lazio testimonia quanto grande sia la stagione del Napoli fino ad ora.

In molti affermavano che il Napoli ha già vinto questo scudetto in quanto è il suo anno. Può fare tutto quello che vuole, ma la buona stella che lo sta accompagnando lo accompagnerà fino alla fine.

Ebbene, il Napoli ha eliminato anche questa “credenza” della buona stella in quanto, se così fosse stato, Kvaratskhelia non avrebbe fatto l’assist a Vecino e lo stesso Vecino non avrebbe indovinato il “tiro della domenica” di venerdì andando a trovare una traiettoria quasi impossibile. Inoltre, se sempre ci fosse stata la suddetta buona stella, il colpo di testa di Osimhen avrebbe potuto trovare decisamente miglior sorte, come quello di Kim subito dopo.

La vittoria della Lazio al Maradona è stata una congiunzione di vari fattori tra cui il più rilevante è stata la prova della Lazio che si è spinta ben oltre le sue capacità sia tecnico-tattiche che atletiche.

La prova che la Lazio che per arrivare ai tre punti a Napoli abbia dovuto raschiare tutte le sue riserve ed andare anche oltre, facendo esprimere gli azzurri a livelli più bassi rispetto ai suoi standard di quest’anno, è stata la stessa Lazio vista ieri sera contro gli olandesi dell’AZ.

Gli uomini di Sarri hanno ceduto il passo in casa contro la terza forza del campionato olandese in una gara dove i biancocelesti sono stati in difficoltà soprattutto sulle accelerazioni avversarie a partire già dopo la prima mezz’ora di gioco.

Azzurri attesi sabato alle 18 dalla sfida con l’Atalanta, una gara che potrà dire se quella con la Lazio è stato solo un semplice incidente di percorso oppure un concreto campanello d’allarme, anche se non è da sottovalutare l’imminente impegno che attende il Napoli subito dopo: l’appuntamento con la storia, ovvero il ritorno degli ottavi di Champions partendo con 2 gol di vantaggio per staccare il pass per i quarti ed entrare tra le migliori 8 squadre d’Europa.

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